Da Belfast alla Cina

(visti da Francesco Masala) due film, di Zhang Yimou e Uberto Pasolini, in aggiunta Still life (sempre di Uberto Pasolini) e un corto di Alice Rohrwacher

One second – Zhang Yimou

il film, come era prevedibile, ha avuto problemi tecnici (leggasi censura), un po’ di scene sono state rifatte.

probabilmente il contesto, la rivoluzione culturale, qualche aggettivo, non erano appropriati, secondo i censori cinesi (ma anche quelli italiani non scherzano e non hanno mai scherzato, https://cinecensura.com).

il film è una storia semplice, un galeotto fugge dal campo di prigionia per vedere un secondo di cinegiornale nel quale appare la figlia, che non vede da sei anni.

Zhang e Liu, l’evaso e la ragazzina sembrano uscire da uno di quei film stile Charlot, colpi di scena a ripetizione.

la Cina di One second è la stessa di Nuovo Cinema Paradiso, la gente ha bisogno di immagini, per sognare, per fuggire, per identificarsi, per ricordare, per commuoversi, per ispirarsi, per imparare, per vivere.

il film è solo in poche decine di sale, Zhang e Liu sono piccoli e poveri eroi quotidiani, mica supereroi.

buona visione di celluloide, il signor Cinema vi attende.

https://markx7.blogspot.com/2021/12/one-second-zhang-yimou.html

 

Nowhere Special – Una storia d’amore – Uberto Pasolini

una piccola storia, un babbo senza futuro e un figlio piccolo che ancora non può sapere bene cosa sta succedendo.

la ricerca di una famiglia per il bambino è il filo conduttore del film, e intanto i due vivono i giorni più belli della loro vita.

si riesce anche a sorridere, ma non troppo, e si vede come è fatta l’umanità.

un altro avrebbe fatto di questa storia un film strappalacrime, ma per (nostra) fortuna non è lo stile di Uberto Pasolini.

una cinquantina di copie nelle sale, nessuno resterà deluso.

buona visione

ps: QUI è possibile vedere Still life, il film precedente a questo, sempre di Uberto Pasolini; il film è completo, in italiano, su Raiplay

http://markx7.blogspot.com/2021/12/nowhere-special-una-storia-damore.html

 

 

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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