«Orribile visu»: incuria in val di Zena
di Vito Totire (*)
Il nostro modo di lavorare a difesa della salute e dell’ambiente categoricamente esclude il lancio di chiodi contro i ciclisti. In difesa della Val di Zena la nostra “arma” principale è la pazienza. E ne serve tanta; ancora una volta, percorrendo questa incantevole valle, due pugni nello stomaco:
- cassonetti di fronte alla grotta del Farneto: ennesimo abbandono abusivo di rifiuti derivanti da cantiere edile (vernici, lana di vetro, piastrelle di ceramica con possibile presenza di silice e altro); COME ABBIAMO DETTO “ENNESIMO”. Il fatto è grave perché: gli episodi sono davvero frequentissimi; l’area è protetta (area parco ed estrema vicinanza del torrente Zena: con “niente” – basta un piccolo acquazzone – tutto potrebbe essere trascinato nel corso d’acqua; come mai il comune di San Lazzaro non ha attivato una vigilanza con telecamere? ANCORA MEGLIO: VOGLIAMO CONTROLLARE DI PIU’ ALLA FONTE CIOE’ I CANTIERI (PROBABILMENTE) ANCHE ABUSIVI? Ulteriore aggravante: esiste, a livello di mercato, un’offerta che si chiama “cantiere pulito” e alllora che ci vuole per rispettare l’ambiente e la salute? La lana di vetro che abbiamo fotografato andrebbe analizzata per verificare se si tratti di quella “vecchia” che è classificata come possibile cancerogena o quella “nuova” che sarebbe (secondo il produttore) “solo” nociva; l’ultimo grave smaltimento abusivo era stato bonificato (a quanto ci risulta) il 20 luglio 2022…
- doppio capannone con copertura in cemento-amianto in condizioni di grave vetustà e degrado; in località Zena, quindi comune di Pianoro; da tempo immemorabile lo abbiamo segnato al Comune competente. Oggetto di una ordinanza di bonifica (alla richiesta della data del provvedimento il Comune …non risponde; forse un “segreto di Stato) e venduto nonostante il suddetto gravame (per come noi interpretiamo la legge 257/1992 la compravendita è illegale ma le istituzioni italiane la pensano diversamente, segno che non parliamo nella stessa lingua e dunque che fra associazioni ambientaliste e cittadini da un lato e istituzioni dall’altro occorre inserire mediatori culturali; l’acquirente avrebbe promesso di bonificare (pare) … ma quando? parlare di calende greche è un eufemismo; eppure il vento ha soffiato di recente a 140 kilometri in Italia ed è caduta grandine di dimensioni spaventose; aspettiamo sempre di intervenire “il giorno dopo” ?
Comuni di San Lazzaro e Pianoro : sveglia !
(*) Vito Totire è portavoce di AEA, la «Rete europea per la ecologia sociale»