Parla!

(di Pabuda)

 

la mia amica e compagna

parla coi ragni.

RAGNO per PARLA

si rivolge loro

non indistintamente

in quanto appartenenti

alla Classe oppressa

e discriminata

degli aracnidi.

lei (grazie al cielo)

non fa discorsi incendiari

né lancia appelli

per spingerli

a qualche forma

di violenta ribellione.

si limita a comunicare

col singolo individuo

e in un dialogo

del tutto personalizzato

suggerisce al soggettino

la più breve via di fuga

per evitare

d’esser dalla scopa

via scopato

o, come in un film

di Tarantino,

dall’aspirapolvere

orrendamente risucchiato.

quando quest’attitudine

ho notato

la compagna

non è riuscita a far a meno

di precisare

che lei parla pure

cogli opilionidi.

che poi, per me,

sarebbero soltanto

quegli orrendi ragni

senza pancia

ma con lunghissime

zampe

molto sottili.

mi dicono trattarsi

di esserini

assolutamente innocui

ma io, se penso a loro,

d’inverno, d’autunno o d’estate,

preferisco dormire in camere

separate.

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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