Patrizia Cavalli: 5 poesie

274esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Se tu non potessi più rispondere
al telefono e dire «prontoo»,
se non andassi più a cena
ubbidendo docile allo schema …
pensa, pensa! Riusciresti a pensarlo?

[da «Le mie poesie cambieranno il mondo»]

Fingo di aspettarti per ingrandire i minuti.
E fai bene a non venire.

[da «Cielo»]

Duro intelligere e morbido sentire:
il peggio che ci possa capitare

[da «Pigre divinità e pigra sorte»]

Qualunque cosa io faccia morirò,
niente e nessuno
potrà negarmi questo premio.
Ora capisco persino i compleanni
e quei festeggiamenti che a me sembravano
scandalosi e stolti, che per salvarli
dicevo: sia chiaro, non il tempo oggi
si festeggia, ma l’avvento. Ah, non è vero,
è il tempo, è proprio il tempo.

[«Morti perché si muore»]

E me ne devo andare via così?
Non che mi aspetti il disegno compiuto
ciò che si vede alla fine del ricamo
quando si rompe con i denti il filo
dopo averlo su se stesso ricucito
perché non possa più sfilarsi se tirato.
Ma quel che ho visto si è tutto cancellato.
E quasi non avevo cominciato.

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Questa settimana ha omaggiato Patrizia Cavalli. [db]

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *