Patrizia Cavalli: «Così trasporti gli anni»
214esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*) . A seguire una poesia di Sarina Aletta arrivata in “bottega” per l’8 marzo
Così trasporti gli anni
tra falsi amori
perché nulla cambi,
riducendo in pigrizia
ogni terrore: nel punto fermo
senza distorsioni, tra due inaccessibili
passioni, che nulla si avvicini
veramente, che nulla se ne vada.
(da «Poesie»)
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni ma… intanto continuate a leggere perchè qui sotto troverete un’altra bella poesia. [db]
NOTA DELLA “BOTTEGA”
E’ accaduto questo. Intorno all’8 marzo Sarina Aletta ha mandato una sua poesia (**) a Tiziana usando la mail di db. Però nel passarla db ha pensato che era un messaggio poetico per tutte – e per tutti, semprechè esistano uomini interessati… a ciò che le donne dicono – dunque si poteva chiedere ospitalità alla “cicala”.
Ebbene no
non sono uguale.
Non sono uguali due foglie
due stelle
due mele
due pulcini
nemmeno i mei piedi
o le mie mani
e neanche i miei occhi sono uguali.
Uguali sono due prigioni
uguali sono due coltelli
uguali sono due guerre
uguali sono due morti.
Due cose vive
non saranno mai uguali.
No
non voglio essere uguale a te.
(**) Pubblicata nella sua antologia «Teorie di segni magici» (edizione del Giano, 1992 con illustrazioni di Ennio Calabria)