Pedro Salinas: «Cicala che vai cantando»

228esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Cicala che vai cantando
in un angolo ignorato
dell’albero che mi dà l’ombra,
non ho nessuna brama
di sapere in che ramo,
di tanti che mi riparano,
posi il tuo canto.
E non m’importa se esisti,
non m’importa se esiste
qualcosa più che il va e vieni
della tua spola, codesti
filini d’oro, tesi,
coi quali intessi il cordame
di questa mattutina nave
del mattino d’agosto,
nave di dolci rotte
che non trae a nessun porto.

[da «Presagi», traduzione di Vittorio Bodini]

Cigarra que estás cantando
en un rincón ignorado
del árbol que me da sombra,
no tengo ningún deseo
de saber cuál es la rama,
de tantas que me cobijan,
en que apoyas tu cantar.
Y no me importa si existes,
y no me importa si existe
algo más que ese vaivén
de tu lanzadera, esos
hilillos áureos y tensos
con el que tejes el cordaje
de ese barco mañanero
de la mañana de agosto,
barco de los rumbos dulces
que no lleva a ningún puerto.

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

 

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