Pena di morte e mondi devastati

La rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: 173esimo appuntamento

 

 

Antonio Raddi, 28 anni, in carcere al Lorusso Cutugno di Torino per reati legati alla droga, è morto il 30 dicembre. In sette mesi aveva perso 25 chili ma gli operatori carcerari pensavano a uno sciopero della fame o a uno stratagemma per ottenere benefici. Non riusciva a mangiare perché aveva rigurgiti di vomito e un educatore ha dichiarato che non sapeva più cosa fare per sollecitare un intervento.

L’immagine accanto al capo indiano è tratta dal sito “Scomunicando”.

 

 

«Il summit di Glasgow sul clima mi è sembrato una farsa. […] Dovremo avere la forza di boicottare le aziende che producono prodotti dannosi per il clima, gli allevamenti che producono carne di manzo, e non volare su aerei che generano, con le loro emissioni, effetti catastrofici, ma sono sempre più pessimista sulle capacità di superare i limiti della nostra umanità: […] Tutto mi fa pensare che continueremo così anche l’anno prossimo e la mia casa sarà allagata quattro volte anziché due e chissà quante volte negli anni successivi»: così lo scrittore Safran Foer.

 

L’AUTORE 

Chief Joseph – o se preferite Capo Giuseppe – è stato una guida (militare e spirituale) dei Nasi Forati, un popolo nativo americano. Si chiamava in realtà Hinmaton Yalaktit, che in lingua niimiipuutímt significa Tuono che rotola dalla montagna. Da tempo riceviamo molti contributi alla “bottega” firmati Chief Joseph. Sono fotomontaggi per dialoghi immaginari (spesso volutamente anacronistici) a commentare una notizia o un breve testo. Ci piacciono per l’estrema sintesi e la contrapposizione fra mondi diversi. Così la “bottega” ha chiesto a Chief Joseph di prendersi uno spazio fisso (come hanno da tempo le vignette di Energu) e lui ha accettato: faremo il mercoledì mattina. [db]

 

Redazione
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