Pensieri di libertà in libertà
di Sergio Falcone
Ecco la seconda puntata de i “falconi settimanali”: l’appuntamento è per il prossimo mercoledì (alle 22: microsecondo più, nanosecondo meno)
Roma, lunedì 27 maggio 2019, ore 11:10, aula magna della Facoltà Valdese di Teologia, via Pietro Cossa 40, nei pressi di piazza Cavour. I funerali di Giancarlo ‘Nanni’ Balestrini.
Sta parlando Andrea Cortellessa, un giovane critico letterario… un po’ sulle sue (e sono gentile).
Ho salutato Sergio Bianchi, Ilaria Bussoni, Paolo Virno, Enzo Modugno, Lucia Martini, Cristina Campo, Letizia Paolozzi, Angelo Guglielmi e Oreste Scalzone, il più affettuoso di tutti, il più sincero.
Ho visto, con grande dispiacere, Enrico Ghezzi, che non ho mai amato, costretto su una sedia a rotelle. Sono dispiaciuto e scosso.
«Non ce la faccio più»: queste sono state le ultime parole di Nanni. Era stremato dalla malattia e lo capisco. Siamo tutti sotto lo stesso cielo e indifesi. Ma noi superstiti ce la faremo, perché questa è la sua volontà e il lascito prezioso dei suoi ultimi versi…
Per ricostruire il nostro Paese – perché di ricostruzione si tratta, tanto e tale è il degrado, degrado etico e materiale – dobbiamo riprendere il cammino che Dante Alighieri e Giacomo Leopardi hanno interrotto.
«”O frati,” dissi, “che per cento milia perigli siete giunti a l’occidente, a questa tanto picciola vigiliad’i nostri sensi ch’è del rimanente non vogliate negar l’esperïenza, di retro al sol, del mondo sanza gente.Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.»La Comedìa |
Inferno, Canto ventiseiesimo, versi 112-120 |
Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi.
Giacomo Leopardi: «I Pensieri», pensiero I
Critica della vita quotidiana. Perché, eccezion fatta delle avanguardie, nessuno mette in discussione il buon senso comune, comune e tanto omologato, nemmeno chi si pretende innovatore e desiderante
Un dialogo
– Io, le donne non le capirò mai. Loro e le loro evidenti contraddizioni. Il mio non è il classico sfogo da sala d’attesa del barbiere. E, se parlo, parlo a ragion veduta.
– Con queste premesse, mi hai messo in curiosità…
– Rifiutano, a parole, il maschio tradizionale e autoritario ma, in realtà, è quello che desiderano. Vogliono tutto e il contrario di tutto. Il tipo dell’intellettuale romantico non va più di moda. L’uomo che fa tendenza non ha un aspetto delicato, ma duro e spigoloso. È il classico burino con gli addominali a tartaruga. E un po’ puzzolente. Perché “lo masculo vero ha da puzzà”.
– Mi è capitato di sfogliare l’Uomo Vogue e, in effetti, non ti posso dar torto. Nemmeno gli indossatori sono più quelli di una volta. Diversi i canoni estetici…
– Er boro palestrato protegge, almeno così fa credere, ed è quello che molte donne vogliono. Alla faccia dei discorsi sull’emancipazione e contro il patriarcato. E, quando passa uno di questi per la strada, sbavano. Lasciano la scia, esattamente come fanno gli uomini con le donne.
– In conclusione?
– Facessero pace col cervello.
Un altro dialogo
– Paolo Flores D’Arcais… che caspita di nome… l’ex post trotzkista, dice che “ha vinto il pre-fascismo e non sarà il PD a fermarlo”…
– Il fascismo si ferma con una coscienza civile e con la presenza. Una presenza di piazza.
Il popolo italiano, ahinoi, è mafioso e fascistoide, provinciale e votato alla turlupina. E tanto opportunista. Segue sempre il vincitore, chiunque esso sia. L’imperativo categorico è: “Franza o Spagna, basta che se magna”…
– Non mi sembra politicamente corretto prendersela con la gente…
– Angelo Targhini e Leonida Montanari, i carbonari ghigliottinati dal “papa re” a piazza del Popolo, qui a Roma, in perfetto stile cristiano,… consentimi un po’ d’ironia,… stanno ancora aspettando.
– … Cosa?
– Che il popolo li vada a liberare.
– Ecco,… il solito pessimista.
– La politica istituzionale non può e non deve essere così totalizzante. Da lavaggio del cervello. I campi attorno a Pienza, in Toscana, si sono riempiti di papaveri, e per fortuna…
https://www.panarchy.org/berneri/operaiolatria.html
Alberto Abate
E PER FINIRE:
L’a me (come agli altri che ha voluto nell’occasione salutare) ignoto Sergio Falcone ha pensato bene di presenziare alle esequie in oggetto al fine di fare propaganda a sé stesso e al suo ignoto cabotaggio letterario, pretendendo di appiopparmene copia mentre ero impegnato in un servizio tutt’altro che semplice, in circostanze emotivamente ancora meno semplici. E sono gentile.