Per un natale NO GIFT

di Gianluca Cicinelli

E’ inutile girarci intorno: vietare le manifestazioni in città non serve a frenare i contagi ma a permettere che la produzione delle industrie e il commercio natalizio non subiscano contraccolpi; lo capirebbe persino un no vax. Anzi, questo provvedimento utilizza proprio come cavallo di Troia le proteste dei no green pass per mandare un segnale forte e inequivocabile a chi non condivide le scelte più pericolose del governo Draghi: l’economia deve ripartire a qualsiasi costo umano. La tutela sanitaria della popolazione non è garantita per il nostro benessere ma serve ad affermare il principio che da vivi si possono fare quegli acquisti che gli ammalati (e i deceduti) non possono fare.

La democrazia è ormai un lusso che il capitalismo post pandemico deve limitare se vuole garantirsi profitti. Sarebbe facile prendersela con i no green pass, ma se il problema fossero davvero gli assembramenti dovremmo prendercela anche con i sì movida, con i sì apericena, con i sì trasporto pubblico (quasi tutto in condizioni da carro bestiame). Se il problema fossero gli assembramenti i controlli sul green pass non sarebbero affidati, come è avvenuto con buona dose di vigliaccheria politica, ai gestori dei locali o in genere ai privati. Non dovrei essere io sull’autobus a invitare chi non usa correttamente la mascherina a indossarla, se l’intento dello Stato fosse davvero quello di preservare la mia salute.

E’ sempre attuale il Divide et Impera dei romani. Vietando le manifestazioni dei no green pass si vietano anche le manifestazioni di chi ha perso il lavoro, di chi avrebbe tutto il diritto di contestare (come avviene nelle democrazie) la legge Finanziaria di questo governo che è totalmente sbilanciata a danno dei ceti deboli. S’indirizza l’odio verso i no green pass, finendo per dar loro ragione sull’utilizzo della pandemia come strumento di controllo sociale. Che il green pass non serva a garantire la salute ma la produzione è apparso chiaro da subito. Se si voleva garantire soltanto la salute bastava rendere obbligatorio il vaccino.

Ci sarebbe una via d’uscita, difficile e impopolare più delle scelte sulle pensioni, ma un piccolo segnale si può dare. Colpirli sui soldi, boicottare gli acquisti natalizi. Ricicliamo tutto, regaliamoci libri usati, passiamoci i dvd, disegniamo per parenti, amici e amiche, scriviamo e dedichiamo loro versi che seppur ingenui saranno sempre opere d’arte rispetto all’ultimo libro di Bruno Vespa sugli scaffali. Scambiamoci il tempo: se io so pitturare faccio il lavoro gratis a casa di un amico che poi terrà i miei figli se devo uscire la sera. Non ci sono altre vie d’uscita che colpirli sui soldi. Perchè per chi non l’avesse capito siamo a un passo dal dover tornare a farci arrestare per veder rispettato il nostro diritto al dissenso politico e alle manifestazioni.
Per un natale No GIFT.

ciuoti

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