Peterloo – Mike Leigh

(visto da Francesco Masala)

sembra un film che parla dell’oggi, eppure racconta un massacro di due secoli fa.

la città è Manchester, quella che è l’oggetto, venti anni dopo, de La situazione della classe operaia in Inghilterra, di Engels.

due ore e mezze necessarie, per preparare il terribile finale.

cosa rende il film attuale sono le parole (le facce non sono più quelle, solo Mike Leigh e Ken Loach sanno trovarle ancora), quelle di allora sono le stesse di oggi, legge e ordine, anarchia e disordine, il potere, che è economico, e militare, quando serve, è sempre lo stesso, in due secoli non è cambiato niente, ma forse sì, quelli che vogliono cambiare il mondo adesso sono molti di meno.

I versi di Percy Shelley

Sollevatevi, come leoni dopo il torpore

In numero invincibile!

Fate cadere le vostre catene a terra, come rugiada

Che in sonno sia caduta su di voi:

Voi siete molti – loro sono pochi!

sembrano versi d’altri tempi, e solo d’altri tempi, purtroppo.

Peterloo non mancherà di farvi soffrire, è sicuro, come è sicuro che ringrazierete Mike Leigh per il Cinema che non si stanca di offrire – Ismaele

ps: magari potete cercare Il giovane Karl Marx, se vi era sfuggito.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

Un commento

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