«Philip K. Dick, fantascienza e pseudomondi»

Un documentario visibile su Raiplay

Ci siamo dimenticati (un sacco di tempo fa) di presentare «Philip K. Dick, fantascienza e pseudomondi» ma visto che è ancora visibile… eccovi il link.

 

https://www.raiplay.it/programmi/philipkdick-fantascienzaepseudomondi

 

Così lo presentava la Rai.

«Il mondo immaginato da Philip K. Dick oggi è ormai una realtà: il pianeta è mercificato, il comportamento è disumanizzato, la pubblicità è onnipresente, le società sono controllate e i media giocano un ruolo determinante nella creazione del consenso. Il documentario “Philip K. Dick, fantascienza e pseudomondi” attinge al lavoro dello scrittore e ai vari adattamenti cinematografici dei suoi romanzi (tra questi Blade Runner, Minority Report, Total Recall) per spiegare in che misura l’opera di Dick ha anticipato il nostro presente: con 45 romanzi e 120 racconti, ha previsto molti dei temi che ossessionano la vita moderna, compresi i mondi virtuali, le società totalitarie, le tecnologie che ci schiavizzano. Seguendo la biografia dell’autore, il filmato approfondisce le principali ossessioni che caratterizzano la sua opera: l’essere umano e il suo doppio, la società controllata e, infine, che cos’è la realtà.

In “bottega” abbiamo scritto taaaaaantissimo intorno a Dick. Dunque care/i voi che adesso state leggendo se di lui nulla sapete (in questo caso avete al massimo 11 anni oppure siete usciti da un lungo coma) ma il documentario vi smuove … per saperne di più basta andare sul colonnino di sinistra della “bottega” e digitando il suo nome in search vi usciranno tanti titoli di post. Il passo successivo ovviamente è la libreria o la biblioteca.

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Non ci sarebbe la fantascienza senza Dick, non ci sarebbe nemmeno la realtà per come la conosciamo oggi. Ha ispirato e ispira generazioni di scrittori e di studiosi… Molto bello il documentario di produzione francese.

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