Poesie dei giorni corti e ciechi .. ..
Rileggendo «Versi» di Ibrahim Nasrallah
di Sandro Sardella
tra amici/amiche .. conoscenti ed anche parenti ..
da tempo s’è presa “l’abitudine” di non farsi regali
a Natale .. ma .. una cara amica ..sempre un poco
disobbediente .. ha aggirato la quistione con questa
dedica: “a Natale non si può MA prima SI ..
13 dicembre 2013 x gli ’80 di Jack ..” .. la quale
si trova su un bel libro di un poeta palestinese (da
lei scoperto/incontrato ad un meeting dedicato alla
Palestina a Verona) .. Ibrahim Nasrallah: «VERSI»
a cura di Wasim Dahmash – Edizioni Q –Roma –
2009 .. (pag. 224 – euri 14)
in questi giorni ho ripreso tra le mani i «Versi» di
Nasrallah .. per risentirli .. riscoprirli .. dentro la
notte dei fuochi .. in giorni corti e ciechi ..
il ritmo delle parole .. le assonanze le ripetizioni
a volte le rime .. fanno sgorgare sequenze immagini
frammentate di orrori .. quali la diaspora le stragi la
pulizia etnica ..
il poeta tenta di costruire .. cantare .. una sorta di
memoria individuale e collettiva ..
le poesie raccolte in questa antologia .. la prima in
italiano .. sono tratte da raccolte diverse e presentate
e tradotte da Wasim Dahmash ..
Ibrahim Nasrallah è nato ad Amman nel campo
profughi “al-Wahdat” nel 1954.
Poeta e romanziere ha vinto nel 1997 il prestigioso
“Sultan’Aways”. In Italia ha pubblicato: “Febbre”
(Edizioni Lavoro, Roma 1999) e “Dentro la notte”
(Ilisso, Nuoro 2004).
*
Parole
Nella polvere molte parole sulla casa
Sul mare
Sui terrazzi lontani
Parole che fuggono dall’inchiostro
A che i nostri giardini non dimorino nelle tipografie
O nel gelo del giornale
Parole che ci porteranno dove
Vorrà il volto della poesia
Parole che ci hanno riempito e noi le canteremo
E ci canteranno
Quando le incontreremo, oltre il nostro assassino.
*
Paese
Nella polvere villaggi e città
In cui penetrò la cenere
Il tempo li esiliò da se stessi
Si dileguò il loro sole come ultimo giorno
I loro nomi
Nella polvere sono fortezze senza sentinelle
Strade senza uomini
Spade in cerca delle loro lame
Nella polvere c’è probabilità per ogni assenza
E per il ritorno
Nella polvere paese che trascorse
E alle lande vennero i venti
A raccontare al silenzio la storia.
*
Assenza
Non trovò la porta della casa,la donna
Non trovò la finestra
Né la terrazza
Né la corda del bucato.
Con mani sanguinanti scavava.
O Dio
La soglia
Almeno la soglia!
Per sedermi e raccontare alla notte
La storia della casa.
*
Preghiera
Per te
Sulle ginocchia si piega l’ombra
Sulla cima la montagna
Sul canto l’uccello
Sul profumo la rosa
Sul sangue l’ucciso
Sul nitrito il cavallo
Sul cuore la madre
Sulla luce la finestra
Chè tu, poeta, non ti pieghi!