Polizia, abusi e populismo nell’Italia contemporanea
Gianluca Cicinelli per Diogene*
L’ultimo lavoro del sociologo Vincenza Scalia, “Incontri troppo ravvicinati? Polizia, abusi e populismo nell’Italia contemporanea”, edito da Manifesto libri, tocca un tema scottante nell’era del controllo sociale ad personam, Come spiega lui stesso: “L’istituzione della polizia costituisce uno dei capisaldi dello stato moderno.Il mantenimento dell’ordine pubblico,il rispetto delle leggi, la repressione della criminalità”.
In questa intervista realizzata per Diogene, con Scalia abbiamo ripercorso le varie tappe che hanno portato alle deformazioni contemporanee del controllo sociale. A partire da quella che doveva essere la smilitarizzazione del corpo di Polizia, avvenuta sulla carta ma non nella pratica di tutti i giorni, come stanno lì a ricordare le violenze terribili inflitte da esponenti delle forze dell’ordine a Federico Aldrovandi e Riccardo Magherini, uccisi da pregiudizio e mancanza di formazione adeguata da parte di chi dovrebbe essere al fianco del cittadino.
Il nostro colloquio si è poi spostato sul tema delle disuguaglianze sociali, economiche, razziali e di sesso, che hanno fatto sì che l’operato delle forze dell’ordine assecondasse e riproducesse la distinzione tra classi laboriose e pericolose. Come ci spiega l’autore, il 75% degli interventi di Polizia avviene su tematiche legate direttamente o indirettamente alla difesa della proprietà privata.
Il libro esplora l’agire delle forze di poliziaa partire dalla contraddizione tra il mantenimento dell’ordine pubblico e della pace sociale e le pratiche repressive che spesso degenerano in episodi tragici. Attraverso un’analisi articolata dei modelli organizzativi e delle pratiche poliziesche,
Repressione che ha come scusa la “richiesta” di maggior sicurezza sociale dei cittadini, alimentata dalle sempre crescenti disuguaglianze, in una società dove anche quei provvedimenti ci “contenimento” sociale, come il reddito di cittadinanza, vengono presi di mira come nemici da abbattere.
A creare questo clima di richiesta di repressione in particolare verso soggetti deboli, dai migranti ai poveri, come spiega Scalia nel libro e in questa conversazione, ha contribuito il clima populista delle società contemporanee, dentro il quale si affermano anche forme privatiste e private di polizia.
Temi il cui sviluppo, strettamente legato all’attualità, trovate sviluppati in questa intervista sul suo libro.