Porre fine all’impunità di chi combatte l’informazione libera
La “bottega” riceve da Davide Fabbri … e subito solidarizza
Oggi è la giornata internazionale per porre fine all’impunità dei crimini contro blogger e giornalisti.
Dal 2012 nel mondo sono stati uccisi oltre 950 operatori dell’informazione. Dal 1960 in Italia sono 30 i giornalisti uccisi da mafie, terrorismo e in zone di crisi. Come Andrea Rocchelli, il fotoreporter ucciso nel 2014 in Donbass.
Ti invito a leggere il dossier di Ossigeno per l’Informazione “Guerre giornalisti uccisi impunità” che partendo dalla vicenda del fotoreporter pavese si chiede:
• Se uno dei giornalisti impegnati in zone di guerra rimane ucciso, si riusciranno a chiarire le circostanze e le eventuali responsabilità?
• La giustizia riuscirà a stabilire con chiarezza se le persone coinvolte e le autorità hanno osservato le regole internazionali che impongono il rispetto dei civili disarmati e dei cronisti che svolgono il loro lavoro assolvendo a un compito di interesse pubblico protetto dalle Nazioni Unite, oppure hanno superato il confine fra guerra e crimine di guerra?
• Un singolo Paese ha i mezzi e il potere necessari per individuare e punire eventuali responsabili, per non cedere alle cautele imposte dalle relazioni politiche e diplomatiche, come è accaduto in molti casi? O bisognerebbe attribuire questa competenza a una Corte indipendente, possibilmente internazionale?
L’IMMAGINE è stata scelta dalla “bottega”