«Pressapoco» di Ghiannis Ritsos

58esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Pressapoco

Prende in mano oggetti scompagnati – una pietra,

una tegola rotta, due fiammiferi bruciati,

il chiodo arrugginito del muro di fronte,

la foglia entrata dalla finestra, le gocce

che cadono dai vasi annaffiati, quel filo di paglia

che ieri il vento portò sui tuoi capelli, – li prende

e là nel suo cortile costruisce pressappoco un albero.

In questo “pressappoco” sta la poesia. La vedi?

(Ghiannis Ritsos, da Poesia # 239, traduzione di Nicola Crocetti)

(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da tempo – da tre lustri circa – invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. (db)

Redazione
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