«Qcif» a Bologna e a Badia Polesine

Due presentazioni di «Quando c’era il futuro»: a Bologna il 21 novembre e a Badia Polesine (Rovigo) il 22  

DANIELE BARBIERI e ALBERTO MASALA

presentano

«Quando c’era il futuro: tracce pedagogiche nella fantascienza»

di Daniele Barbieri e Raffaele Mantegazza

(Franco Angeli editore)

GIOVEDI’ 21 NOVEMBRE ALLE 18,30

al Cafè de la Paix

via Collegio di Spagna 5/b

Daniele Barbieri, con la partecipazione del poeta Alberto Masala, presenta «Quando c’era il futuro», secondo appuntamento stagionale degli “Incontri” del Café de la Paix, di Bologna.

«La fantascienza inventa mondi, crea forme di vita, mette in scena futuri possibili. Come la fantascienza ma in modi diversi anche l’educazione è un’attività che crea futuro per gli esseri umani. Porre a contatto questi due campi del sapere può essere una sfida interessante.

Pensando l’educazione come una sfida utopica per mettere al mondo esseri umani che provino a cambiare il mondo, questo testo interroga il genere letterario di Asimov, Dick, Le Guin, Simak e tanti altri proprio nelle sue declinazioni più prossime alla politica a all’utopia.

La grande narrativa fantascientifica nei suoi temi più rilevanti (il rapporto con il tempo, l’ecologia, le relazioni di genere, gli esseri artificiali e robotici, il gioco delle generazioni e altri ancora) ci aiuta infatti a trattare argomenti che ritroviamo in modo potente nelle riflessioni pedagogiche.

Ne nasce una vera propria “doppia lettura” che affianca all’analisi letteraria e storica (Barbieri) una sottolineatura pedagogica (Mantegazza) nell’ottica di quella contaminazione fra generi e saperi che ci sembra sempre più strategica per il futuro delle scienze umane».

Daniele Barbieri, ha lavorato a lungo nei quotidiani «Il manifesto» e «L’unione sarda» e per molte riviste. E’ anche formatore e autore di spettacoli teatrali. Ha pubblicato tre libri, con Riccardo Mancini: due per usare la fantascienza nelle scuole medie e poi (nel 2006) «Di futuri ce n’è tanti» ovvero «8 sentieri di fantascienza: istruzioni per uscire da un presente senza sogni».

A cura di Tomaso Mario Bolis e Sandro Malossini per Felsina Factory

venerdì 22 novembre 2013 ore 21

presso la sede del Centro Documentazione Polesano

via San Rocco, 32 – Badia Polesine (RO)

Presentazione del libro

«Quando c’era il futuro: tracce pedagogiche nella fantascienza»

di Daniele Barbieri e Raffaele Mantegazza – Franco Angeli 2013

conversazione con DANIELE BARBIERI

«C’è qualcosa in comune fra pedagogia e fantascienza? Fra costruire futuri e immaginarli? Un pedagogista (Raffaele Mantegazza) e un esperto di fantascienza (Daniele Barbieri) hanno indagato questo stretto confine… Tema centrale: il gioco di immaginare futuri, tecnologie e mondi lontani dalla nostra esperienza può aiutare a spalancare porte che, solitamente, sono chiuse. E stimolare a ragionare sulle nostre responsabilità verso i nostri simili e il pianeta.

Cosa c’è di tanto interessante nella fantascienza? “Da sempre – spiega Barbieri – siamo combattuti fra paura e desiderio, in misura variabile secondo il momento storico e altri fattori legati alle persone. Oggi la paura del futuro sta diventando paralizzante. Dal punto di vista pedagogico è molto interessante capire come ci si può preparare ad affrontare questa situazione e la fantascienza sembra uno strumento adatto… In fondo aveva ragione Theodore Sturgeon: lo scopo della fantascienza è svegliare il mondo sull’orlo dell’impossibile e, nel bel mezzo di una storia, cercare di scoprire qualcosa di nuovo, con la passione dello scienziato che esamina il suo esperimento o di un innamorato che guarda la donna amata”.

La fantascienza per affrontare la paura?

Oggi che non c’è più voglia di sognare e la paura del futuro diventa paralizzante la buona fantascienza ci può aiutare a riprendere a sognare» (da una intervista di Andrea Mameli a Daniele Barbieri)

per informazioni: 339.8379831, www.cdponlus.it, info@cdponlus.it

Redazione
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