Quali nostri?

di Marco Cinque (*)

Riportiamo a casa i nostri marò. Nostri ? A me vien da dire ma nostri “de che”? In primo luogo, sono accusati di duplice omicidio e dare per scontato, da parte non solo italiana, che i marò siano innocenti è una superba e illogica presunzione. Di certo, dimenticarsi in modo così sprezzante dei due pescatori uccisi, in un contesto ancora assai oscuro, ha puzza di gene coloniale. Il fatto che poi i fucilieri abbiano la stessa mia cittadinanza non mi avvicina a loro più che a un qualsiasi altro essere umano. Sia chiaro, lungi da me l’idea che un qualunque Paese possa condannare a morte chicchessia; sono e sarò sempre contrario a ogni logica figlia della cultura vendicativa dell’occhio per occhio; ma se devo proprio sentirmi vicino a qualcuno, sento di esserlo a quei due poveri pescatori indiani, Ajesh Pink e Valentine (altrimenti detto Gelastine) ammazzati mentre si guadagnavano il pane, vicino alle loro vedove, ai loro orfani, alle loro famiglie. Per me, scusate tanto, ma i veri «nostri» sono proprio loro.

(*) Questa lettera di Marco Cinque è stata pubblicata il 6 febbraio sul quotidiano «il manifesto»; fossi stato il direttore (la direttora in questo caso) io l’avrei messa in prima pagina.

 

Redazione
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3 commenti

  • Giuseppe Lodoli

    Marco, hai quasi sempre ragione ma questa volta hai RAGIONISSIMA!!!

    Anche i due sparacchiatori sono vittime della cultura che li pompa. Poveracci, li hanno pure fatti parlate in TV, con tanto di divise ecc. Ma non sapevano cosa dire. Si ricordavano a mala pena quello che gli avevano ordinato di dire. Mi dispiace anche per Napolitano e per Staffan de Mistura. Li credevo un po’ piu’ intelligenti… (Scusate lo sfogo).

  • Ottima nota, va diffusa. Da parte mia la condivido sulla pagina FB.

  • Francesco Masala

    sarebbe più dignitoso che qualche ministro dicesse “10 per due omicidi li si dà anche in Italia, chi ha sbagliato deve pagare” .
    e dopo 7-8 anni chiedere, i loro avvocati, in silenzio, una riduzione di pena per buona condotta.

    che esempio saremmo per il mondo e per la giustizia…

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