Quando Pabuda scrive

di Pabùda

quando Pabuda scrive,

mi dice, è come

lavare i piatti:

indispensabile e ripetitivo,

chiarificatore

e rinfreschevole

(se s’usa l’acqua fredda

che precipita come

una piccola cascata di parole

direttamente dal bronzino):

si lava e si scrive

con calma, senza fretta

e senza starci a pensare

troppo, ma solo un po’

– ché pensar troppo

è un’assurdità –:

il pulito e le idee

vengono

così volentieri…

per loro

profonda presenza

in qualche

memoria precedente

dei piatti

e delle parole-stoviglie.

quando Pabuda scrive

e lava i piatti,

prima di metterci mano

fa scorrere acqua bollente

sulle parole zozze

e sulle idee bisunte.

quando Pabuda lava i piatti

non accetta volentieri

critiche

ai suoi metodi

e alle sue scelte estetiche.

non è un tipo facile,

ma le sue dita profumano

sempre

di limone o mandarino.

anche quando scrive.

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • A propositi di Pabuda che scrive colgo l’occasione di segnalarvi che è finito sul numero 49 della bella SAGARANA, animata dall’effervescente quanto bravo Julio Monteiro Martins,e qui sotto vi incollo riferimenti e sommario (db)

    Potete consultare il numero 49 della Rivista Sagarana, l’edizione speciale del suo 12° anniversario, all’indirizzo http://www.sagarana.net .
    La nostra nuova copertina è dedicata al drammaturgo tedesco Bertold Brecht: questa edizione presenta la sua poesia “I miglioramenti del regime”, un esempio poetico di ironia politica, molto calzante per i nostri tempi.
    Ci sono in questo numero diversi saggi e articoli inediti in Italia: “L’invenzione del Brasile”, una lunga e profonda intervista con lo storico Fernando Novaes sulle origini del Paese sudamericano e sulla sua diversità dal resto del continente, saggi su Paule Marshall, su Walter Benjamin e su Bukowski, Camilleri che scrive su Pirandello, “Il laico pensiero” di Roberto Roversi, Anthony Burgess sui 40 anni di “Arancia meccanica”, Yves Lecomte e Pier Paolo Pasolini.
    L’Editoriale di questa edizione, di Julio Monteiro Martins, “Dodici anni di Sagarana”, riflette sul senso e sul compito di una rivista culturale, e racconta un po’ il percorso della Sagarana come una delle rare pubblicazioni sopravvissute fra le riviste italiane pioniere sul Web.
    In Narrativa abbiamo la traduzione di “Un amore così”, brano di un romanzo del portoghese Álvaro do Carvalhal, racconti brevi e brani di Orhan Pamuk, Vincenzo Cerami, Roberto Bolaño, Antonio Tabucchi, Ivan Della Mea, Vita Sackville-West e Cristina di Belgioioso, oltre alla traduzione speciale per Sagarana di un nuovo racconto della scrittrice franco-messicana Guadalupe Nettel, “Ptosis”.
    In Poesia, traduzioni inedite di opere recenti di Àngel Gonzáles Muñiz, di Blaga Dimitrova, di Vicente Aleixandre e di Roberto Juarroz, oltre a Brecht, Valery e i contemporanei italiani Rina Xhihani, Raphael D’Abdon, Tomaso Pieragnolo, Paolo Buffoni Damiani, della portoghese Maria do Rosário Pedreira e delle statunitensi Denise Levertov, Amber DiPietra e Denise Leto. Ci sono inoltre i racconti e le poesie dei nuovi autori nella sezione Vento Nuovo.
    A questo stesso indirizzo troverete anche gli aggiornamenti della sezione Il Direttore, con il racconto Verso il magma, di Julio Monteiro Martins.
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    I più cari saluti
    La redazione di Sagarana

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