Quel 25 aprile e oggi – 6

di Fabrizio Melodia (*)

Due poesie che saranno lette a Mira, sabato 27, durante un reading  

UN MONDO SENZA COLORE
A voi
che siete uomini senza colore

a voi
che vi definite
società civile

a voi
benpensanti
dalle mani pulite
e dalla coscienza sporca

a voi
intellettuali
di scarso rispetto

a voi
oche del pantano

a voi
case di cura senza un pastrano

a voi
che avete fatto
dell’indifferenza un arte

a voi
che avete fatto delle prediche
parole false

a voi
che vorreste cambiare
ma adesso non si può

a voi
che ridete alle parole del giullare
che ride
perché ha il pugnale nella sua mano

a voi
che volete il benessere
per rimanere chiusi
nelle vostre fortezze

a voi
che non siete razzisti
ma che avete messo al rogo i colori

a voi
che siete bianchi davanti
e neri fumosi nel cuore

a voi
matematici
dell’etica

a voi
solo forni alti
per la vostra pelle

una fossa comune
di pensieri
di Rivoluzione.

POETA INCIVILE (A PIER PAOLO PASOLINI)
Sono un poeta incivile
non nel senso che sono sgarbato

incivile
perché vivo tra la gente
fuori dalle case
perso nella frescura del niente

sono un poeta incivile
perché non mi nascondo
nell’inumano opportunismo

non mi hanno mai interessato
qualunquisti e bigottismo

intingo la mia penna
nella tavolozza color cremisi

dipingo nel sangue e nel dolore
non certo nei Campi Elisi

dipingo violenza e umana impudicizia
nella vita della mia città
non alberga solo mestizia

Puttane sfruttate
papponi di supponenza
gente per bene
che condannate con veemenza

suore di vita
in cerca di figli perduti

Gesù Cristo di guerra
raccoglie giovani virgulti

corrotti dalla mala
con ben poca educazione

cosa mai volete portare
a vostra giustificazione?

Sono un poeta incivile
maleducato e severo

la mia tavolozza
vuol corrispondere al vero

un bianco incubo
iniettato per endovena

sia per voi una medicina
contro la cancrena

pustola in suppurazione
di menefreghismo e cupidigia

sia per voi falce e martello
contro ogni bisbetica alterigia

il ferro e il fuoco
volevo portare al mondo

fatto di operai
e vilipesi a tutto tondo

negli altiforni e nelle chimiche di morte
dove le parole sono andate tutte storte

sono un poeta incivile
morto senza neppure una scusante

a voi cosa importa
se non volevo pagare l’amante?

Anche se fossi stato ucciso dal governo
ormai sono morto dentro questo bordello

non ha più importanza
il mio credo antifascista?

oppure pensate anche voi
che fossi un patetico estremista?

Non esistono da nessuna parte
gli spiriti troppo puri

prendete in mano i difetti
andate avanti sicuri

tenetevi per mano avanzando a pugno chiuso
fate in modo di spaccare più di un muso

ladri e assassini
banchieri di rispetto
che tengono per le palle
il debito delle Nazioni
con rapacità in doppiopetto

liberate il mondo
dall’oppressione del Mercato

io non sarò morto per il cazzo
schiacciato come un cane sul selciato.  

(*) Oggi un blog speciale con 24 post, uno ogni ora, su Liberazione e sulla resistenza – sia minuscola che maiuscola – al nazifascismo. Nella piccola redazione (un po’ allargata per l’occasione) abbiamo discusso l’idea, partita da David, di scegliere 24 testi o immagini che raccontassero quel giorno e l’oggi; che mostrassero qualcosa (o qualcuna/o) importante da ricordare; che attualizzassero e/o problematizzassero la Liberazione e la Resistenza. Alcuni post sono firmati, gli altri sono nati – come già è successo – nel lavoro comune che possiamo chiamare Qbea cioè Questo Blog E’ Antifascista.

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

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