Quelli di QAnon aumentano, non solo negli Usa

di Gianluca Cicinelli

Finalmente sappiamo quanti sono. Negli ultimi anni è entrato con prepotenza nel dibattito politico mondiale il tema del complottismo, che attribuisce la causa di uno o più eventi, quasi sempre politici ma talvolta anche naturali, a un complotto. Non abbiamo però mai avuto un quadro preciso delle dimensioni del fenomeno, essendo le nostre osservazioni quotidiane limitate ai social, dove anche un solo complottista e una rete limitata di “troll”, personaggi che interagiscono con gli altri utenti con il solo scopo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi, possono essere moltiplicati all’infinito rendendo difficile capire quanti siano i reali seguaci delle teorie più bizzarre.

Premesso questo, va chiarito una volta per tutte che il termine complottista è usato male. Anche chi scrive, per esempio, è complottista. Ero convinto, da molto prima della scoperta di Gladio, di aver vissuto in un Paese dove se il Partito Comunista fosse andato al potere con il voto democratico sarebbero intervenute forze antidemocratiche con un golpe. Resto convinto, grazie alle ricerche di magistrati coraggiosi, delle collusioni tra apparati statali e organizzatori delle stragi che hanno insanguinato l’Italia. E, per alleggerire, nessuno mi toglie dalla testa che fu un complotto a portare all’annullamento del gol di Turone rubando lo scudetto alla Roma nel 1981. I casi che ho elencato però non hanno visto una piccola minoranza opporsi alle idee della maggioranza ma hanno letteralmente spaccato il Paese in due, mentre quello che chiamiamo oggi complottismo riguarda argomenti in apparenza minori, risibili, che anzichè essere relegati a battute da bar trovano seguaci e, in politica, militanti, quasi sempre di destra.

Il caso più clamoroso degli ultimi tempi è costituito dalla setta denominata QAnon, spargitrice di una teoria del complotto di estrema destra secondo la quale esisterebbe una trama segreta organizzata dal Deep State, poteri occulti, che avrebbe agito contro l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i suoi sostenitori, i quali avrebbero all’opposto assunto il potere con l’obiettivo di scardinare il nuovo ordine mondiale, considerato colluso con reti di pedofilia a livello globale, pratiche ebraiche oscure, cabale occulte, e in generale avente per obiettivo il dominio mondiale. Inutile ribadire che mai una sola prova minimamente credibile è stata portata a sostegno di queste tesi. Ma nonostante questo, in occasione dell’assalto al Parlamento statunitense mentre Trump denunciava brogli mai provati, abbiamo dovuto e dobbiamo fare i conti con un numero davvero incredibile di persone che, in mezzo ad altre decine tra sette e organizzazioni, si sono dette d’accordo con le teorie di QAnon. E facciamo bene a esserne spaventati perchè i numeri sono clamorosi.

Un sondaggio appena pubblicato negli Usa dal Public Religion Research Institute e dall’Interfaith Youth Core ha rilevato che il 15% degli americani afferma di pensare che le leve del potere siano controllate da una cabala di pedofili adoratori di Satana, la convinzione fondamentale. dei sostenitori di QAnon. La stessa percentuale di persone sostiene che per i “patrioti americani” potrebbero dover ricorrere alla violenza per deporre i pedofili e ripristinare il legittimo ordine del paese. Il 20% degli intervistati ha inoltre affermato di ritenere che una tempesta su scala biblica avrebbe presto spazzato via le elite malvagie ripristinando i legittimi leader, cioè Trump. Per far comprendere le dimensioni del fenomeno si tratta di una persona su cinque. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 5.625 persone ed è il primo di questo tipo per quantificare il fenomeno.

Marjorie Taylor Greene, eletta al Congresso Usa, sostenitrice di QAnon

Il sondaggio riporta che il 14 per cento degli americani rientra nella categoria di chi direttamente crede a QAnon. Dividendoli in base ai partiti votati la percentuale è del 25% tra i repubblicani, del 12% tra gli indipendenti e, sorpresa, anche il 7% dei Democratici. Lo studio è andato in profondità, arrivando al 20% in totale se si aggiungono al 14% di credenti totali in QAnon coloro che non ne approvano molte dichiarazioni ma sono d’accordo con alcune altre. In questo caso la percentuale tra i repubblicani sale al 55%. Solo un repubblicano su cinque è completamente in disaccordo con QAnon contro il 58% per cento dei democratici. Stiamo parlando quindi di oltre 30 milioni di persone che negli Usa ritengono vero che esista una pizzeria nei cui sotterranei i democratici tengono bambini rubati ai genitori per rivenderli o in schiavitù o per il traffico d’organi. E non si può evitare di riflettere su un dato così sconcertante, anche per noi che in italia vediamo spesso affermarsi tendenze dopo che sono già emerse negli Usa.

I due enti che hanno effettuato il sondaggio hanno stabilito una correlazione tra le fonti da cui vengono attinte le notizie e quanti credono nelle idee di QAnon. Tra i telespettatori dei notiziari di estrema destra offerti da One America News Network e da Newsmax, due su cinque si sono definiti sostenitori di QAnon e il 48% degli intervistati ha affermato di aspettarsi che una tempesta spazzerà via presto le elite. La percentuale resta impressionante anche tra i consumatori di canali di destra “tradizionale”, come Fox News, con il 18% di telespettatori intervistati che si definiva sostenitore di QAnon. A questi dati va aggiunto che diversi esponenti politici repubblicani, prima di essere eletti, hanno sostenuto pubblicamente le tesi di QAnon, salvo fare marcia indietro subito dopo le elezioni. Come perla finale troviamo che 4 intervistati su 10 hanno affermato di pensare che i vaccini contro il covid contengano un microchip di sorveglianza che sarebbe il segno della bestia nella profezia biblica.

Porto queste cifre poco note a conoscenza pubblica nella speranza che condividiate la mia preoccupazione. In Italia se ne parla poco e male. E in questo gran numero di persone che credono all’incredibile non troviamo soltanto analfabeti veri o funzionali ma laureati e professionisti, addirittura alcuni Ceo di compagnie finanziarie che muovono milioni di dollari in Borsa. In Italia abbiamo avuto recentemente al governo persone che negavano l’esistenza del terrorismo di matrice islamica e altri secondo cui lo sbarco dell’uomo sulla Luna non sarebbe mai avvenuto. Ecco perchè non dovremmo sorridere più di tanto sulle disgrazie della politica Usa ma prenderle a pretesto per una riflessione seria sulla nostra. Da noi il fenomeno sembra più limitato perchè non fa capo a una sola organizzazione che sparge falsità come QAnon, ma questo rende più difficile arrivare a una ricerca per delineare la quantità di complottisti.

In “bottega” vedi anche QAnon, l’onda in Italia (del Gruppo di lavoro ANPI su neofascismo e web),  Il mondo di QAnon: come entrarci, perché uscirne / 1 (di Wu Ming 1) e Twitch, quando il complottismo via social diventa business (ancora di Gianluca Cicinelli)

ciuoti

7 commenti

  • angelo maddalena

    in Italia 14 milioni di persone ricorrono ai maghi, chiromanti e cartomanti, il 70% degli italiani chiede aiuto a padre Pio, don Pierino Gelmini fin quando era vivo poteva spostare due milioni e mezzo di voti (detto da lui stesso nel 1999), il sottobosco è sempre e comunque da tener presente: la colpevolizzazione che è venuta fuori nell’ultimo anno, il senso di colpa irrazionale e incontrollato, trasversale, che paralizza e inchioda al presente e diffonde panico e arretramento e paura di vivere…c’è da un bel pò, Qanon è pure preoccupante, credo sia un’altra punta di iceberg, e comunque grazie a Gianluca per questo approfondimento

    • Cioè il conformismo, pigro, ottuso, superficiale, o il negazionismo, in qualunque direzione, non aiuta la ricerca della verità, e può anzi diventare uno dei migliori complici inconsapevoli dell’Internazionale [neofascista].

  • Grazie Gianluca
    quello di Qanon è un fenomeno che ancora stento a comprendere. C’e’ un libro, un po’ dimenticato, di Carl Sagan che si chiama “Il mondo infestato dai demoni” . Non so se lo ricordi. In un passaggio, lui scrive come sia molto più importante spiegare non tanto il contenuto della scienza quanto il metodo che porta al risultato scientifico. Quoto direttamente: “The method of science, as stodgy and grumpy as it may seem, is far more important than the findings of science”. Questo porta a una riflessione sulla didattica. Bisognerebbe forse introdurre non tanto la materia “scienze” a scuola, ma la materia “metodo scientifico”. Questo porterebbe a riconoscere le fallacie logiche dei pensieri e a valorizzare soltanto i fatti dimostrabili concretamente. Ma non son sicuro che Quanonisti, Scientologisti e Terrapiattisti sarebbero contenti…

    • Fabio, amichevolmente, attenzione: le “fallacie logiche” e il conformismo, pigro, ottuso, superficiale, esistono anche nei luoghi “sacri” — e lo scrivo a malincuore. Un altro esempio recente: https://www.wired.com/story/the-teeny-tiny-scientific-screwup-that-helped-covid-kill/

      Purtroppo il metodo scientifico [e sono altrimenti d’accordo con te] accade [ed è sempre stato così] in un mondo “strutturato” e attraversato da reti e snodi di potere [distruttivo ma anche costruttivo]. Ci sono paradigmi interpretativi e rivoluzioni che spesso partono dalle periferie. Non riconoscerlo, oppure non ricordarlo, non farà altro che aggravare il problema. È importante essere MOLTO vigili, perché altrimenti alla fine c’è il rischio di essere costretti — non potendo negare fatti concreti di chiara interpretazione — a dare ragione, e quindi credibilità, a persone la cui prospettiva neofascista, o neonazista, è evidente.

      Concretamente: SE le analisi del BAS (The Bulletin of the Atomic Scientists, https://it.wikipedia.org/wiki/Bulletin_of_the_Atomic_Scientists, cioè, con tutto il rispetto, non stiamo parlando de Il Corriere dei Piccoli) fossero corrette, cioè SE davvero il COVID-19 è stato in contatto con qualche laboratorio, che tipo di contatto e la posizione geografica di questo eventuale laboratorio non sono chiari, e SE quindi, almeno parzialmente, diventasse necessario dare ragione a Donald J. Trump e Michael R. Pompeo, quali sarebbero le conseguenze, globali, per l’Internazionale [neofascista]? E SE, in modo STUPEFACENTE, nel nostro futuro prossimo davvero fossero rese pubbliche, almeno in parte, prove concrete, manufatti o frammenti di manufatti, che mostrerebbero che noi, appartenenti all’ordine dei primati, ancora non abbiamo ben capito i dettagli più profondi della metrica dello spaziotempo e che la relatività generale è una descrizione molto accurata ma non assolutamente completa — e basterebbe fare riferimento a Kip. S. Thorne, che di Carl Sagan era amico — quali sarebbero le conseguenze, a livello sociopolitico, dopo aver deriso per decenni, me incluso, chiunque prendesse gli UFO/UAP sul serio?

  • Giorgio Chelidonio

    Il complottismo ha radici del tutto simili alle religioni che si fondano su storie “trascendenti”, basate cioè su “storie”o credenze inverosimili ma che renderebbero comprensibile (e perciò condivisibile) fenomeni che trascendono la normale percezione. A questo proposito Konrad Lorenz parlava di altalenanza storica fra “vero” (solo tangibile) ed “esatto” (solo spiegabile razionalmente).
    Un esempio per tutti: percepiamo la terra ferma sotto i nostri piedi e vediamo il sole muoversi, in modi prevedibili (cioè confermati giorno dopo giorno, stagione dopo stagione), nel cielo. E l’abbiamo ritualizzato da almeno 10.000 anni circa, pari a 400 generazioni circa, dunque una condivisione “memorabile” !

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