Quiz per cine-folli

Come direbbe una famosa rivista, codesto è un post per «solutori più che abili»

Sia benedetto/maledetto Francesco Masala. Con i suoi «L’ultimo spettacolo» – qui in “bottega” – mi ha costretto, nei giorni scorsi, a ripensare alcuni film; e in certi casi mai l’espressione «deja vu» è caduta a proposito.

Per un aggrovigliarsi di co-co, cioè connessioni e coincidenze, ho pensato anche a un libro prestatomi (da Andrea?), felicemente iniziato, perso, ritrovato, riperso mentre ero a circa metà… insomma non finito: si tratta di «Cinebrivido» – titolo originale «Los crimines de Van Gogh»; tradotto da Gina Maneri per Marcos Y Marcos nel 2010 – dell’argentino Josè Pablo Feinmann, scrittore del quale qualcuno ha già parlato in “bottega”: ma chi è stato? (*)

Rovista che ti rovista, «Cinebrivido» è saltato fuori e lo sto, con godimento, finendo di leggere. E magari ne parlerò in bottega. Però – anzi «Porompom pón, poropo, porompom pero, peró / Poropo, porom pompero, peró / Poropo, porompom pon» – nel riguardare la parte già letta ho visto che c’erano un po’ di quiz per cinefili… “da legare”.

Non ho resistito. Ed eccone alcuni: pochi facili, taluni medi e perlopiù difficillotti, tendenti al maniacale.

  • Chi ordina di uccidere Rod Steiger in «Fronte del porto», discute per un pomeriggio intero con Henry Fonda in «La parola ai giurati», minaccia di tirare l’acido sul bel viso di Cyd Charisse nel «Dominatore di Chicago» e vede nella pampa argentina l’immagine dei 4 cavalieri dell’Apocalisse in, per l’appunto, «I quattro cavalieri dell’Apocalisse»?
  • Il nome completo di Rick in «Casablanca»?
  • Chi ha ucciso tre volte Humprey Bogart? In quali film?
  • A chi rompono una mano perché ha vinto un incontro che doveva perdere?
  • Chi viene tradito nel film «Il traditore»?
  • Chi scrive la sua rubrica giornalistica in una vasca da bagno?
  • Chi ruba dalla borsetta di Jean Peters un microfilm a cui i comunisti davano la caccia?
  • Dove si svolge «Gilda»?

Poi c’è una domandina (come dire?) personale/polemica:

  • Che film vorresti rivedere «La notte dei morti viventi» di George A. Romero oppure «Gandhi» di Richard Attenborough?
Le risposte? Alle pagg 158-159 del suddetto libro.

Ne volete altre? Va beh. Queste sono più mortifere/sanguinose, in tema con la trama di «Cinebrivido».

  • Chi presta l’apparecchio acustico a Brian Donley perché muoia senza udire gli spari?
  • Chi muore d’infarto mentre gioca con il nipotino?
  • Chi strangola Marilyn Monroe?
  • Chi dice, prima di morire “Sa mister, sono così stanca che mi fa un favore se ni fa saltare le cervella”?
  • Chi muore mentre Liszt suona il piano?
  • Chi viene colpito da Jack Palance davanti al saloon e cade a terra, morto nel fango?
  • Chi si taglia l’orecchio sinistro?
  • Chi guarda Farley Granger invece di guardare una partita di tennis?
  • Chi uccide Barbara Stanwick dopo averle detto “Addio bambina”?
  • Chi dice a Dwight Frye “Non bevo mai vino”?
  • Chi opera di appendicite Richard Widmark?
  • Chi decide di suonare il sassofono dopo avere inutilmente cercato microfoni nella sua stanza?
  • Chi dice a Willard e compagni “Non guardate in macchina”?
  • Chi dà un calcio alla sputacchiera perché Dean Martin non ci metta dentro una mano?
  • Chi non uccide Michael Douglas con un punteruolo di ghiaccio?
Le risposte? Alle pagg 190-192 del sopraddetto libro.

Beh, per oggi basta.

Volete sapere, in tutta onestà, db quante risposte avrebbe azzeccato, senza avere le risposte sotto il naso? Certamente 6, forse 7. Pochine eh… E voi invece?

L’IMMAGINE QUI SOTTO è del mio amico LANFRANCO LODOLI. Cosa c’entra con i film e con “Cinebrivido”? Risposta: nulla, peeò mi piaceva e l’ho postata. (db)

(*) Sempre lui il benedetto/maledetto Francesco Masala: cfr i post Il giorno della madre (La crítica de las armas) – José Pablo Feinmann e Gli ultimi giorni della vittima – José Pablo Feinmann

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

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