ricordo di Franco Battiato

continueremo ad ascoltare le sue canzoni, nelle quali continuerà a vivere…

di Francesco Masala

Nel 1991 l’Italia fu in Iraq, per difendere i nostri sacri confini come sanno i cultori della geografia e della costituzione (art.11).

Nel 1992 Franco Battiato andò a Baghdad per fare un concerto:

 

 

“Quando mi hanno chiamato dall’ambasciata irachena e mi hanno chiesto di fare un concerto ho detto subito di sì, senza pensarci tanto. E non è da me, che penso molto prima di fare una cosa, e che ho rifiutato altri concerti apparentemente più importanti di questo. Inutile dire che mi sono trovato contro mille persone. Sei pazzo, mi dicevano, vai cantare per il regime di Saddam Hussein. Non è così, ho sempre risposto; tutti coloro che erano con me sanno che se avessi visto in platea una divisa o un mitra non avrei cantato, se fosse arrivato Saddam Hussein mi sarei trovato in grave imbarazzo. Ma per fortuna non è venuto. E’ inutile ribadire che lo scopo principe della mia visita in Iraq era umanitario, perché non trovo giusto che un popolo debba soffrire per colpe non sue; ma è anche vero che credo sia giusto dare a tutti una possibilità di redenzione, perché molti assassini sono diventati santi. E ritengo sia stato altrettanto atroce l’uso spettacolare che gli americani hanno fatto della guerra del Golfo, quel costringerci a ritrovarci al mattino con i punteggi aggiornati, come fosse stato un incontro di boxe. Io ho portato musica. La musica prescinde da tutto, riunisce sul serio la gente, la musica è un’arte sublime, un importante momento di aggregazione. Di questo viaggio ricordo la commozione dei musicisti iracheni, che non hanno più nulla, e che hanno ricevuto spartiti, ance, corde per i violini. Ricordo quel pianoforte che abbiamo dovuto accordare a 440 invece che a 442 per paura che saltasse tutto. Non ci sono libri, non c’ è possibilità di continuare a studiare, e se la cultura, le notizie non arrivano è difficile che un regime si possa contrastare”. F.B.

da qui

 

Redazione
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4 commenti

  • domenico stimolo

    In riverenza del Maestro, anche il vulcano Etna si era quietato da diversi giorni, in rispetto dell’imminente dipartita. Lui abitava alle falde, dove le strisce di lava sono forti e ben visibili.

    * Alexander platz – Franco Battiato e Milva
    https://www.youtube.com/watch?v=OxqSz1_htd0

  • Noi eravamo quelli lì, quelli che si cercavano tra parole e musica che non significava nulla, ma diceva tutto, parlava dei nostri gesti e dei nostri pensieri, li accompagnava, ci portava fuori dalle convenzioni. Noi, aggrappati alle nostre vite e stupiti, come onde piccole che insieme si fanno oceano. Accordi coraggiosi, colori luminosi, l’euforia di volare, la vertigine di un accordo e il centro di gravità permanente, che non ci fa cambiare idea sulle cose… sulla gente… Ciao Maestro…

  • domenico stimolo

    Giusto per informazione:
    Le forze della natura sono “bizzarre”. La notte scorsa, alle ore 2.40, l’Etna ha ripreso la fase eruttiva. Il parossismo eruttivo ha concluso il ciclo attorno alle ore 7.00. Ciascuno metta il “Suo”…..nel pensiero. di prossimità degli eventi.

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