Rileggendo «Contact» di Carl Sagan
Torna in edicola, grazie ad Urania (412 pagine per 9,90 euri). Riproponiamo le polemiche estrapolazioni (*) scelte da db nel 2015 per la “bottega”.
Foooooorse vi chiederete perché ho scelto tre lunghe citazioni invece del nucleo centrale del romanzo. Uno dei motivi è che il tema di «Contact» è ormai noto, anche per merito del film. Ma la ragione principale è che si tratta di un liibro ricchissimo di idee anti-conformiste . E spero che, grazie a questi stralci, vi venga voglia di leggerlo … o rileggerlo.
SMONTARE LA RADIO, ANDARE A SCUOLA
«Ellie con aria colpevole si infilò nello sgabuzzino. La vecchia radio Motorola si trovava sulla mensola proprio come ricordava. […] Sul retro spiccavano le parole “Pericolo, non rimuovere”. Ma sapeva che se la spina non fosse stata inserita nella presa non ci sarebbe stato alcun rischio. […] Rimosse le viti e mise allo scoperto l’interno dell’apparecchio. Come aveva sospettato non c’erano orchestre di lillipuziani e annunciatori in miniatura […] invece vi si trovavano bei tubi di vetro che richiamavano un po’ alla mente le lampadine […] Collegò l’apparecchio […] Una valvola non si accendeva. Staccò la spina ed esaminò attentamente il tubo che non voleva funzionare togliendolo dal suo ricettacolo. C’era un pezzetto di metallo quadrato all’interno, attaccato a fili sottili. L’elettricità passa lungo i fili, pensò vagamente. Ma prima deve entrare nella valvola. Uno dei rebbi sembrava storto e lei riuscì a raddrizzarlo dopo aver armeggiato un po’. Reinserendo la valvola e collegando nuovamente l’apparecchio, fu felicissima di vedere che cominciava a risplendere. […]
Mentre lasciava lo stanzino, con il fiato corto, si scontrò con la madre.
“E’ tutto a posto Ellie?”.
“Sì mammina”.
Ostentava un’aria indifferente ma aveva il cuore in tumulto […] Tutte quelle valvole erano davvero necessarie? Che cosa sarebbe accaduto se fossero state rimosse una alla volta? Come arrivano nella radio le musiche e le voci?».
Qualche anno dopo (pagg 15-16).
«In settima stavano studiando il pi-greco. […] a casa Ellie prese il coperchio di un vasetto di maionese, lo avvolse con una cordicella, ridistese la cordicella e con una riga misurò la circonferenza del cerchio. Fece lo stesso con il diametro e con una lunga operazione divise il primo numero per l’altro. Ottenne 3,21. Sembrò abbastanza semplice.
L’indomani l’insegnante, signor Weisbrod, disse che il pi-greco era approssimativamente 22:7 ossia 3,1416. Ma in realtà, se si voleva essere esatti, era un decimale che continuava all’infinito senza ripetere la sequenza di numeri. All’infinito, pensò Ellie. Alzò la mano.
[…] “Come fa uno a sapere che i decimali proseguono per sempre?”.
“Perché è così” disse l’uomo con una certa asprezza.
“Ma perché? Come lo sa? Come è possibile calcolare i decimali illimitatamente?”.
“Signorina questa è una domanda sciocca. Lei sta facendo perdere tempo alla classe”.
[…] Dopo la scuola si diresse alla biblioteca […]. Per quanto poteva capire da ciò che lesse la sua domanda non era poi così sciocca.
COME POTEVANO MATTEO E LUCA?
«Sua madre le chiese di frequentare il corso biblico. Mentre suo padre, uno scettico sulle religioni rivelate, era stato vivo non si era mai parlato di corsi biblici. […] per amore e per pietà verso sua madre acconsentì.
Così per un intero anno Ellie partecipò alle regolari discussioni di un gruppo in una chiesa vicina. Era una delle rispettabili sette protestanti, immune da sregolato evangelismo […] Lesse attentamente quelle che sembravano le parti più importanti del Vecchio Testamento, cercando di superare ogni pregiudizio. Immediatamente riconobbe che c’erano due differenti e contraddittorie storie della creazione nei primi due capitoli della genesi […] Le storie di Lot e delle sue figlie, di Abramo e Sarah in Egitto, del fidanzamento di Dinah, di Giacobbe ed Esaù la riempirono di stupore […] Nel santo libro non c’era una parola di protesta contro tali oltraggi. Invece, a quanto pareva, i crimini venivano approvati, addirittura lodati.
[…] Desiderava ardentemente una discussione, un’illuminazione […] o almeno una spiegazione del perché quei delitti non venissero condannati dall’autore o dall’Autore. Ma doveva restar delusa. La moglie del ministro temporeggiava. […]
Quando arrivarono al Nuovo Testamento, il turbamento di Ellie crebbe. Matteo e Luca ricostruivano l’albero genealogico di Gesù risalendo fino a re David. Ma per Matteo c’erano 28 generazioni fra David e Gesù; per Luca 43. I due elenchi non avevano quasi nessun nome in comune. Come potevano Matteo e Luca essere entrambi il Verbo di Dio? […]
Riferì alla madre dispiaciuta che aveva fatto del suo meglio ma neppure con gli argani l’avrebbero trascinata a un altro corso biblico».
Chi leggerà tutto il romanzo incontrerà (nel decimo capitolo) uno scontro memorabile fra Ellie, ormai adulta, e due guru religiosi. Un libro nel libro.
IMPOSSIBILE DISCUTERNE CON I MASCHI
«Arrivò (all’università) per un periodo di orientamento, graziosa giovane bruna di media altezza con un sorriso asimmetrico e una gran voglia di imparare tutto […] Ma c’era un problema connesso ai suoi interessi primari. Trovava difficile parlare di fisica, impossibile poi discuterne con i maschi che erano decisamente in maggioranza nel corso. Dapprima manifestavano una sorta di disattenzione intenzionale alle sue osservazioni, c’era una breve pausa e poi continuavano come se lei non fosse intervenuta. […] Ogni volta che si trovava in un nuovo gruppo doveva rinnovare la stessa battaglia solo per dire la sua nella discussione. I ragazzi uniformemente ignoravano perfino che ci fosse un problema.
[…] All’improvviso le fu chiara una cosa. “Misantropo” è qualcuno che odia tutti, non solo gli uomini. E c’era senza dubbio un termine per indicare qualcuno che odia le donne: “misogino”. Ma i signori lessicografi avevano in certo qual modo trascurato di coniare una parola che designasse l’avversione per gli uomini. Essendo uomini loro stessi erano stati incapaci di immaginare tale parola».
Più avanti nel libro Ellie diventa una scienziata di primo piano e negli Stati Uniti c’è «una presidente». Ma non basta: ancora nelle pubbliche discussioni scientifiche la maggioranza dei maschi non l’ascolta…
(*) ecco i link originali:Smontare la radio, andare a scuola , Come potevano Matteo e Luca…? e Impossibile discuterne con i maschi. Con questo PS che resta attuale: Sto rileggendo, con crescente entusiasmo «Contact» (del 1985, pubblicato in italiano l’anno dopo; da qui, cioè dalla traduzione di Fabrizio Ascari, traggo tutte le citazioni). e avevo preparato queste tre piccole puntate di ec-citazioni ma siccome la blottega è sempre stra-piena non sapevo dove/quando postarle. Giunge opportuno (si fa per dire) la febbrona di Mauro Antonio Miglieruolo che lascia scoperta gran parte del suo mercoledì: di certo lui non me ne vorrà se lo rimpiazzo con Carl Sagan e anzi queste pagine lo aiuteranno a guarire più in fretta. Foooooorse vi chiederete perché ho scelto queste tre ec-citazioni parallele invece del nucleo centrale del romanzo? Beh uno dei motivi spero sia chiaro: così magari vi vien voglia di leggerlo o rileggerlo. Giorni fa mi diceva Sergio che ha visto pochi bei film di fantascienza e che uno era «Contatc» (di Zemickis con una grande Jodie Foster); concordavo con lui e l’ho stupito dicendogli che il romanzo è ancora più bello. [db]
NELLA PRIMA IMMAGINE Il messaggio SETI del 1974: il sistema solare, la molecola del DNA, una figura umana e la parabola del telescopio