Rill, nuovi racconti da mondi incantati

Dal ’94 l’associazione Rill ovvero riflessi di luce lunare [il sito è www.rill.it neanche a dirlo] bandisce un concorso – scusate un “trofeo” – di racconti fantastici: spazio libero alla fantascienza, all’horror, al fantasy e alle varie sfumature del non realismo. Così inizia un articolo che potete ascoltare http://caccialfotone.wordpress.com/sci-fi/ o leggere su  www.carta.org.

Puntuale arriva il seguito «Cronache da mondi incantati» sempre co-edito da Rill stessa, da Nexus editrice e da Lucca comics and games.

In totale 19 testi, come il precedente. I primi cinque sono di chi ha vinto il XV trofeo Rill, insomma l’edizione 2009: tre uomini e tre donne – visto che il quinto classificato è scritto a 4 mani – che anche stavolta non sfigurano accanto ai successivi nomi noti, ovvero 8 autori [tutti maschi, poffarbacco] che fanno parte della giuria. A chiudere il volume le solite 6 storie costruite su una “sfida”: l’associazione Rill infatti invita alcune finaliste e alcuni finalisti dei concorsi passati a costruire un racconto partendo da alcuni tasselli [se ne può scartare uno solo]: stavolta il personaggio era un bibliotecario, il luogo «la zona morta», l’oggetto una nota musicale, CE19SG la [si fa per dire] parola, infine una frase tratta da un racconto di Arthur Clarke, uno dei papà della fantascienza classica: «Come sempre, fecero un mucchio di storie e, come sempre, eseguirono il loro compito in metà del tempo preventivato».

Ripeto, come per il precedente volume, che le 180 pagine valgono il tempo e la spesa di 9 euri e 50. Anche stavolta la lettura è quasi sempre piacevole [si possono bocciare un paio di racconti], il panorama è vario.

Il mio premio personalissimo per le migliori citazioni [vere, false o verosimili che siano] va a Giulio Leoni che inizia il suo racconto con Eraclito ma poi colpisce duro, citando Franklin [Beniamino suppongo]: «tre traslochi equivalgono a un incendio». Le date che più mi hanno incuriosito – sto diventando un maniaco visto che faccio una rubrica intitolata «Scor-date» sono il 20 settembre 1943 con uno strano «colpo s-gobbo» alla Banca d’Italia e il 15 agosto 2039 sempre nel racconto di Massimo Mongai.

Se dovessi dare giudizi flashes, me la caverei così:

Luca Barbieri [non sono parente]: «per i miei gusti troppo fantasy ma molto bello».

Stefano Andrea Noventa: «Bellissima idea… anch’io ogni tanto mi chiedo se sono i libri a costruire le storie che narrano».

Angela Di Bartolo: «idea graziosa ma finale debole».

Massimiliano Malerba: «“Signora mia, neppure gli alieni sono quelli di un tempo”, una splendida idea, fantascienza all’altezza delle invasioni, vere o presunte, dei tempi nostri».

La coppia Giulia Abbate ed Elena Di Fazio ci racconta una storia alternativa con robot fascisti e nonnine sulla Luna: idea geniale ma finale debole.

Se io fossi stato in giuria avrei dato i primi 5 premi diversamente dalla giuria: per me meritava di vincere Malerba ma io non sono obiettivo perché privilegio sempre la fantascienza sugli altri rami del fantastico.

E invece i racconti dei giurati? Io ho molto amato la fanta-economia di Massimo Mongai; non male Andrea Angiolino, Massimo Pietroselli e Sergio Valzania; ho poco amato Gordiano Lupi, Giulio Leoni [nonostante una battuta splendida] e Donato Altomare. Bellissima l’idea di Franco Cuomo, che nel frattempo purtroppo è morto, anche se il suo sembra più un “corsivo” che un racconto.

Per la sfida promuovo a pieni voti Francesca Garello per la riuscita provocazione ma bene anche gli altri racconti. Se posso fare il vecchio zio consiglierei a Enrico Di Addario di riaggiustare il suo «Jebediah Jonze»: la sua idea di fondo era eccellente ma la scrittura non è all’altezza.

Se vi interessa partecipare all’edizione 2010 del concorso avete poco tempo, sino al 21 marzo: sul sito che è appunto www.rill.it tutte le istruzioni. Il 21 marzo inizia la primavera o così si dice. Il mio amato Majakovski – questo è uno dei 104 modi in cui il suo nome viene scritto – suggeriva che la faccenda della primavera non è così semplice come sembra, che dobbiamo impegnarci di più. Perbacco, sarebbe ora. Ai fans dò appuntamento alla prossima settimana.

Questa intervista-recensione è in onda martedì a Radio Città Fujiko di Bologna; poi sarà sul sito di Carta. Le puntate precedenti si possono ascoltare su http://caccialfotone.wordpress.com/sci-fi/ o leggere su www.carta.org (si digita “ozio” e poi “futuri”)

Redazione
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