Rimaflow vivrà

Ingiustamente sotto accusa una delle più significative esperienze di autogestione operaia che resiste da quasi sei anni: un appello

HANNO COSTRETTO LA COOPERATIVA RIMAFLOW ALLA CHIUSURA E ARRESTATO IL SUO LEGALE RAPPRESENTANTE CON ACCUSE INFAMANTI.

NON RIUSCIRANNO A CANCELLARE IL SUO PROGETTO SOCIALE!

MASSIMO DEVE TORNARE LIBERO SUBITO !!!

Ci hanno provato in tutti i modi a mettere i bastoni tra le ruote a un progetto mutualistico di recupero di una fabbrica abbandonata a Trezzano sul Naviglio dopo il licenziamento di 330 persone. La forza del ‘fare solidale’, l’impronta ecologista, la capacità di creare senza aiuto alcuno 120 posti di lavoro, la costruzione di una rete di economia sociale popolare Fuorimercato, l’impegno contro la criminalità organizzata – in cui sono state coinvolte imprese e istituzioni di tutto il SudOvest milanese – hanno dato la forza di resistere per quasi sei anni e di far vivere una delle più significative esperienze di autogestione operaia.

Hanno trovato l’occasione della sperimentazione del recupero di materie prime da carta da parati (il 3,6% del bilancio di RiMaflow, in realtà una perdita economica trattandosi di investimento per formazione!) per presentare RiMaflow come parte di un’associazione a delinquere finalizzata al trattamento illecito dei rifiuti: l’accusa più paradossale e infamante che ci potrebbe essere rivolta!

Il coinvolgimento in attività criminogene di società a cui RiMaflow si è rapportata per i macchinari e gli scarti di produzione da lavorare non significa nel modo più assoluto la partecipazione della Cooperativa e del suo legale rappresentante Massimo Lettieri in tali vergognose attività. E lo dimostreremo.

Ma intanto il sequestro dei beni mobili e immobili, dei conti correnti e del sistema informatico dell’amministrazione ha cancellato violentemente la Cooperativa in tutte le sue regolari attività, impedendo di pagare stipendi, contributi, fatture e adempimenti fiscali (IVA, tasse,…) che graveranno drammaticamente nel tempo.

Questo non è giusto. Questo non è tollerabile.

Il momento è gravissimo: occorre una straordinaria campagna di resistenza. Ogni realtà solidale si mobiliti in tutte le forme possibili: è il momento di dimostrare da che parte stare!!!

Cooperativa RiMaflow

Associazione Occupy Maflow

Fuorimercato, autogestione in movimento

www.rimaflow.it

www.fuormercato.com

Trezzano sul Naviglio, 1 agosto 2018

APPELLO: RIMAFLOW VIVRA’ !!!

RiMaflow, attraverso le sue diverse attività lavorative (la Cooperativa e le botteghe artigiane), le sue attività culturali e la promozione di una rete di economia sociale e popolare Fuorimercato, ha contribuito a dare un volto più solidale e umano alle periferie e alla realtà del territorio del SudOvest milanese, diventando riferimento importante anche a livello internazionale per il riscatto dei settori sociali più deboli.

L’inchiesta in cui è stata coinvolta con l’accusa di associazione a delinquere è paradossale proprio per il profondo valore etico e sociale messo in campo dai suoi lavoratori e dalle sue lavoratrici.

L’indagine della magistratura non può cancellare tutta la comunità di RiMaflow: la Cooperativa deve tornare a vivere e il suo legale rappresentante tornare subito in libertà!!

Esprimiamo la più grande solidarietà a RiMaflow, che si deve tradurre concretamente anche in un immediato sostegno economico per le spese legali e per far fronte al sequestro dei beni, a partire dai conti correnti, che ammonteranno nel tempo a diverse decine di migliaia di euro!!

Occorrono iniziative di raccolta fondi durature nel tempo per effettuare:

  1. – DONAZIONI
  2. PRESTITI DI MUTUO SOCCORSO (a scadenza minima di 6 mesi – un anno)

da versare sul c/c IT93S 05018 01600 000000158008 di Banca Etica intestato Ass. Occupy Maflow, specificando la causale “donazione” o “prestito per … mesi/anni”.

 

Redazione
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