Roma sul Savuto: microstoria di una valle

La recensione di Gian Marco Martignoni al libro di Pier Luigi Pedretti

Dopo l’affascinante «Il Demone in Bicicletta.Tra le montagne di san Colombano» (edito da Le Farfalle nel 2018) dedicato alle bellezze da esplorare della Calabria, ma anche alle contraddizioni socio-culturali che da tempo l’attanagliano, PierLuigi Pedretti con la nuova pubblicazione «Roma sul Savuto» (ilfilorosso: 74 pagine, 12 euro) si diffonde sulla microstoria di una valle che, situata al confine tra le province di Cosenza e Catanzaro, ha visto l’ alternarsi della dominazione greca con quella romana, nell’incontro-scontro con le popolazioni autoctone (ausoni, enotri, brettii). Pedretti nel sottolineare che «i calabresi non sono gente di mare, come credono in molti nel Settentrione, ma montanari» fa risalire questa loro caratteristica con l’incapacità delle colonie greche di determinare una totale egemonia sulla regione, anche per la conflittualità che le ha contrapposte ai fini del controllo delle rotte commerciali (ad esempio i crotonesi contro i sibariti). Pertanto i brettii, in origine servi-pastori dei lucani, si erano successivamente spostati a sud, superando la catena del Pollino per insediarsi sui rilievi montuosi che dalla Sila si spingono fino all’Aspromonte, dedicandosi oltre che alla pastorizia all’agricoltura, unitamente alla raccolta della pece silana. Anche con l’arrivo dei romani, che conquistarono tutte le città magnogreche, i brettii non ebbero altra scelta che quella di disperdersi sui monti. Dopo la seconda Guerra Punica (218-202 a.C ) essendosi alleati con Annibale i brettii furono oggetto di una brutale sottomissione da parte dei romani, che attraverso la fondazione delle loro colonie avviarono trasformazioni imponenti su tutto quel territorio, a partire dalla costruzione della via Annia-Popilia da Capua a Reggio. La valle del Savuto diventò così una via di comunicazione importante non solo per il commercio in direzione della Sicilia ma anche per il legname per i cantieri e il carbone che i romani trasportavano in grande quantità dagli altopiani della Sila a fondovalle. L’occupazione romana proseguì tramite il sistema della centuriazione augustea, con assegnazione delle fattorie ai veterani di guerra. Successivamente le terre furono acquistate dai patrizi e dai cavalieri che con il sistema delle ville rurali a conduzione schiavistica aprirono la strada al fenomeno del latifondismo. Il libro contiene una serie di carte geografiche a scopo didattico ma anche uno spettacolare servizio fotografico nella valle del Savuto a cura di Franco D. Scarpino, che documenta i paesaggi e i luoghi di una zona dal grande fascino naturalistico, ora scarsamente popolata per via della costante e secolare emigrazione calabrese.

 

 

Redazione
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4 commenti

  • “crotonesi contro sibariti” I crotonesi sono gli abitanti della odierna città… Crotoniati, guidati dall’atleta olimpico Milone, contro i Sibariti.

  • Pierluigi Pedretti

    Ringrazio Martignoni per la recensione che riassume in breve la questione. Una valle calabrese come paradigmatica del carattere problematico che una intera regione ha assunto nei secoli a venire. Con tutti i pregiudizi e luoghi comuni del caso. Paolo Apa ha ragione, ma credo che guardando la pagliuzza non veda la trave nell’occhio. Qualche giorno fa è avvenuto qualcosa di analogo a Cosenza mentre presentavo il mio libro c’è stato un intervento dal pubblico, anch’esso corretto, che faceva notare un altro errore storico (mio questa volta e non del recensore): nel retro di copertina è presente un Qr code che rimanda a un video sulla ” Sila antica” da me ideato in cui la voce narrante afferma a un certo punto che Gioacchino da Fiore fu il fondatore dell’abbazia di Corazzo. In realtà ne fu solo abate, come mi è stato fatto giustamente notare. Lapsus calami? Sta di fatto che anche lì si è smarrito il senso del libro e dell’incontro. Per rimediare invito coloro che possono presso la Libreria Cuori d’Inchiostro di Vibo Valentia dove alle 18,30 di venerdi 25 novembre avrò modo di discutere anche su questi “importanti” errori.

  • Gian Marco Martignoni

    Il libro ” Roma nel Savuto ” sarà presentato venerdì 25 alle ore 18,30 presso la libreria Cuori d’Inchiostro a Vibo Valentia.

  • oh, oh! che bello scoprire che sono io che dormo, non gli ultimi abitanti della regione in cui sono nato; che, nonostante tutto, eppur si muove.

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