Salute e sicurezza: lutti e gravi problemi in Puglia

E il 24 luglio ricordiamo la strage di Modugno del 2015 (“fuochi artificiali”)

Da poco diffusa la notizia dei due morti sul lavoro a Monopoli, un altro evento mortale a Capurso: morto folgorato Pasquale Pipino, dicono le cronache alle ore 13.
Pasquale aveva 58 anni. Non conosciamo il suo livello di formazione ma ci chiediamo come sia potuto succedere visto che il rischio elettrico è ben conosciuto, studiato e abbastanza facile da eliminare alla fonte e facile da controllare.
Domande a cui non è possibile rispondere compiutamente se non seguendo l’ indagine penale certamente già avviata che cercheremo di monitorare anche perché di solito dopo eventi luttuosi di questo tipo i riflettori mediatici si spengono lasciando spazio oltre che al lutto solitario dei familiari , ad un sentimento di impotenza e di frustrazione in chi si interroga e agisce da sempre per la prevenzione.

Ma altre notizie non mortali ma comunque tragiche giungono dal territorio pugliese e pongonodomande ad ampio raggio sulla capacità di mettere in campo strategie di prevenzione primaria:

– Si apprende di smaltimenti di rifiuti persino contenenti amianto utilizzati abusivamente (è
ovvio) e furbescamente nell’ambito di lavori stradali. Una delle strade a rischio sarebbe la provinciale 92 Bitritto – Modugno (su Modugno torneremo).
Domanda: dove le aziende accusate di illeciti attingerebbero l’amianto se fossero state adottate le misure di controllo proposte (VOX CLAMNS IN DESERTO) da decenni dalla AEA (associazione esposti amianto)?
I comuni che non hanno avviato il censimento (sono passati 31 anni dalla legge 257/1992 Norme per la cessazione dell’uso dell’amianto!) potrebbero iniziare adesso?
O anche questo ennesimo evento non è ancora abbastanza “convincente”?

– Ancora su Modugno: è di pochi giorni fa la notizia di un incidente con un petardo che avrebbe amputato la mano ad un adolescente.
Se non si trattasse di eventi tragici ci verrebbe da chiedere se su Modugno gravino effetti astrali negativi ma non possiamo permetterci ironie davanti alla gravità dei fatti.
Proprio per questo ci corre l’obbligo di tornare a mettere un dito sulla piaga: c’è ancora (a  odugno e/o altrove) chi nutre dubbi sulla necessità di mettere al bando la produzione di certe merci nocive e mortifere.

Invitiamo lavoratori, cittadini, sindacati e tutte le persone che vogliono evitare il ripetersi di lutti e stragi, al massimo della attenzione e della mobilitazione, ma tutto deve essere finalizzato ad ARRIVARE IL GIORNO PRIMA, CHE SI TRATTI DELLA PUGLIA, DELLA EMILIA-ROMAGNA E DI QUALUNQUE ALTRA REGIONE DEL PIANETA.

Vito Totire, RETE NAZIONALE LAVORO SICURO
Segreteria : via Polese 30 40122 Bologna
Bologna, 1.6.2023 vitototire@gmail.com

alexik

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