Sardine in umido o in (contro)canto
43esima puntata dell’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega
La settimana scorsa ho incontrato D., una ragazza di Perugia che conosco da un po’ di tempo. Abita vicino alla piazza perugina dove a fine novembre c’è stato un notevole ammasso di sardine. Mi aspettavo che avesse partecipato invece ghignando affettuosamente mi ha detto che era andata via per non sentire tutto quel frastuono, era scappata addirittura in un centro commerciale fuori Perugia! Magari lo ha detto provocatoriamente ma io ho preso la “fuga” al balzo per scrivere la canzone Scappa dalle sardine. (VEDI SOTTO)
Credo siamo a un livello di delirio ormai: basterebbero memoria lunga, schiena dritta e un briciolo di dignità per capire che siamo di fronte all’ennesima pataccata di questi anni di “politica” (o antipolitica) «facile / da un giorno all’altro e sei fragile / rimani sempre nel gracile».
Ci vorrebbe un Calogero Incandela per cantarci queste storie sbilenche. Non ci siamo rotti i coglioni dei girotondini nel 2001? E del “Popolo Viola”? Di queste retoriche populiste e perbeniste? Giorni fa ho sentito dire che le Sardine erano 100 mila a Roma e ho pensato: la quantità è importante, o no? Poi ho pensato ai 2 milioni «con Cofferati», era il 2002; poi Cofferati diventò sindaco di Bologna portando avanti politiche repressive. Ecco dove vanno a finire le piazze piene: preferisco pochi ma buoni anziché una folla di coglioni!
A parte gli anni passati, guardiamo al presente: del Movimento 5 Stelle, non per fare il profeta, avevo capito che era una patacca già nel 2007 senza neanche scomodarmi di partecipare al Vaffday di Bologna. Nel 2006 vidi un comizio di Beppe Grillo alla Marcia della Giustizia di Quarrata e me ne andai schifato dopo pochi minuti; purtroppo molti rimasero a credere al “grillo parlante”. Zanotelli si è pentito di aver fatto parlare al suo fianco Beppe Grillo. Ma queste anime della sinistra cattolica – orfane di un don Tonino Bello e di un David Maria Turoldo – non ce la fanno a rialzarsi facilmente; depressione psicopolitica o forse ci vorrebbe un’analisi seria, ma non è questo il luogo.
Comunque il Movimento 5 Stelle è ancora qui e (non) lotta insieme a noi. Pochi giorni fa ho conosciuto un candidato sindaco in Toscana del M5S, mussoliniano dichiarato… Scherzosamente magari? Per fare il verso alla retorica “rossa” imperante in Toscana, ma tant’è!
Di poco è la notizia che Lannutti è stato proposto dal M5S come responsabile delle indagini sul segreto bancario: ex presidente dell’Adusbef, ma se i “grandi media” hanno detto il vero Lannutti è uno che crede nella leggenda dei Savi di Sion, secondo la quale gli ebrei controllano le banche internazionali, e nel febbraio 2019 è stato indagato dalla Procura di Roma per diffamazione “aggravata dall’odio razziale”.
Chiudo con un’altra canzone del 2015: Giovani assessori a futtiri cumpagnu; https://www.youtube.com/watch?v=Wtel04l3VXY. In quel periodo una (giovane) giunta a 5 Stelle si insediava nel mio paese di origine in Sicilia mentre due o tre grillini locali si erano distaccati dal movimento per andare verso il gruppo siciliano di Noi con Salvini.
Non voglio dire che i 5 Stelle siano in maggioranza di destra, o forse ancora peggio: «né destra né sinistra» si è visto cosa volevano dire, cioè ndo cojo cojo, a cummenienza! Oltre la Dc e oltre tutte le ideologie. Ma come dice la canzone «un principio forte non c’è». La radice di tutti i mali sta lì: la mancanza di coscienza individuale, di memoria storica e poi tanta voglia di fottersene dell’approfondimento. Pigrizia di abbandonarsi alla velocità di giudizio e di opinione.
Tutti – o quasi, reazionari – travestiti da rivoluzionari. Meno male che c’è chi canta (e scrive) controcorrente, per esempio Stefano Bertoldi qui sulla “bottega”.
Perugia, 20 dicembre 2019
Scappa dalle “sardine”
(testo e musica Angelo Maddalena)
Scappa dalle sardine
scappa dalle meline
scappa dalle manfrine
Questa politica facile
da un giorno all’altro e sei gracile
rimani sempre nel fragile
Girotondini e radical chic
Popolo viola contro Berlusconi
una politica contro un uomo
sì certo contro una logica
ma sempre contro uno solo
contro Berlusconi o Salvini
scendono in campo i bambini
Greta e friday for future
ci vuole ben altro per far furor
Mobilitazioni di massa
come un’enorme massa
ma sembra solo delirio
delirio di onnipotenza
facile questa tendenza
La vera resistenza è quella individuale
lo diceva anche Pasolini
La coscienza forte e profonda
non solo per fare una fronda
La vera realtà sta nel fondo
nel baratro dell’essenza
non nell’immediata apparenza
Lotte popolari sepolte
con morti arrestati e rivolte
nessuno le guarda perché
forse perché toccano il cuore
il cuore e il nervo scoperto
è più facile stare all’aperto
ammassarsi come le sardine
però poi non ti stupire se ti dicono
che sembrano tante “gretine”
QUESTO APPUNTAMENTO
Mi piace il torrente – di idee, contraddizioni, pensieri, persone, incontri di viaggio, dubbi, a volte autopromozioni, storie, provocazioni – che attraversa gli scritti di Angelo Maddalena. Così gli ho proposto un “lunedì… dell’Angelo” per aprire la settimana bottegarda. Siccome una congiura famiglia-anagrafe-fato gli ha imposto il nome di Angelo mi piace pensare che in qualche modo possa fare l’angelo custode della nuova (laica) settimana. Perciò ci rivediamo qui – scsp: salvo catastrofi sempre possibili – fra 168 ore circa che poi sarebbero 7 giorni. (db)