Saverio Tommasi: «La storia di Giorgio Macrì»

25 aprile e oggi – 12

Con questo video continua il “monografico” (appunti e idee senza pretese di completezza) sulla Resistenza di allora e su un buon uso della memoria ma anche sui fascismi e sulle lotte dell’oggi

25apr-Unità

COSI’ I PARTIGIANI MORIVANO, PER AMORE

di Saverio Tommasi

La storia di Giorgio Macrì, partigiano a 15 anni per amore del fratello e della libertà.
Giorgio Macrì è stato uno degli uomini che hanno cambiato l’Italia, scegliendo di lottare per la libertà disobbedendo a un regime che quella stessa libertà aveva deciso di reprimerla.
Intervistando Giorgio Macrì ho scoperto uno degli uomini più lucidi e affettuosi che abbia mai conosciuto. Un uomo a cui tutti noi, almeno un po’, dovremmo cercare di somigliare.
«Il 25 aprile è la festa di tutta l’Italia, non solo di quelli che combatterono per la libertà, perché noi finita la guerra non s’ebbe nessun rancore. E’ questa la differenza fra la democrazia e la dittatura»

CONTINUA QUI: http://youmedia.fanpage.it/video/aa/Vxw8S-SwVH09YS7a

 

 

 

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Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

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