Savona: i processi a don Giraudo

Preti pedofili italiani: invisibili, invisibili, invisibili – 2 (*)

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Processo a don Giraudo; entro novembre possibile accordo tra le parti

della redazione «Rete L’abuso»

Si è svolto questa mattina presso l’aula 4 del tribunale di Savona il processo a carico dell’ex sacerdote Nello Giraudo già condannato nel 2012 ad 1 anno e 6 mesi (con la condizionale) per abuso di minore e oggi imputato in questo procedimento con l’accusa di minacce aggravate nei confronti di una delle sue vittime.

L’aggravante annessa alle minacce (aggravate) è dovuta al fatto che Giraudo sarebbe oggetto di una nuova indagine della magistratura per abusi sessuali ai danni di una decina di vittime, all’epoca dei fatti ospiti della comunità per minori La Lucerna e sarebbe proprio una di queste ad essere stata minacciata dall’ex sacerdote.

Tra le parti sembrerebbe esserci la possibilità di un accordo ed è proprio in base a questa che il giudice Marco Canepa ha fissato la prossima udienza per il 28 novembre prossimo, data entro la quale le parti dovranno aver raggiunto un accordo.

Giraudo, difeso dall’avvocato Marco Russo, non era presente in aula, mentre invece erano presenti la parte lesa difesa dall’avvocato della Rete L’ABUSO Riccardo Dirella e il presidente della onlus Francesco Zanardi.

 

MA A SAVONA PURTROPPO NON C’E’ SOLO DON GIRAUDO…

Savona: Vittime di preti pedofili, class action contro la Diocesi

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(*) Preti pedofili? Invisibili nel mondo perché coperti dall’organizzazione cioè dal clero fino ai massimi livelli, dunque fino in Vaticano. Ancora più invisibili in Italia per un’antica sudditanza verso la Chiesa cattolica. E invisibili anche ai giornalisti che quest’anno sono andati a vedere il film «Il caso Spotlight» di Tom McCarthy – in “bottega” cfr Dove giro per il «Boston Globe»? – per entusiasmarsi, commuoversi e poi tacere su quel che accade in Italia: confronta qui Preti pedofili: in Italia “200 casi insabbiati” ma anche qui Clero e pedofilia: «Non chiamateli Padri». Noi – nel nostro piccolo di una “botteguccia” – invece raccontiamo quel che si sa. Se chi legge può aiutarci… evviva. A proposito di quel TANTO che papa Francesco dice – in generale, non solo sulla pedofilia – e del NULLA che fa è illuminante l’articolo «Donne prete, gay, comunione ai divorziati: tanto rumore per nulla» di Valerio Gigante sul numero di luglio della rivista «Micromega» ma forse bisognerà ripensare del tutto lo scenario di un papa “innovatore” che si scontra contro un apparato “conservatore”: se nessun fatto arriva è più probabile che Bergoglio finga e che i grandi media – perfino quelli “laici” – dei Paesi cattolici gli tengano bordone. E’ uno scenario davvero molto diverso: inganno invece che simpatia… (db)

 

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