Scogliera – Olivier Adam

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di Francesco Masala

un trentunenne fa i conti con il suo passato e i suoi fantasmi, gli sono accadute cose terribili, e in Bretagna, davanti a una scogliera, riappaiono.

una madre che sparisce presto, ma sempre presente, un fratello che scompare e riappare e scompare ancora, amici e amiche di un’adolescenza che non è stata uno scherzo che spariscono, in modi più o meno traumatici,  un padre da evitare, e da cui fuggire al più presto, qualche lavoro per mantenersi, una vita di stenti, un’amica con cui non c’era bisogno di tante parole e poi appare Claire e hanno una figlia, Chloé, e un futuro che li aspetta.

una scrittura “cinematografica”, con una serie di scene che si susseguono.

non si smette di soffrire mai, ma ne vale davvero la pena, ognuno potrà trovare qualche fantasma che ha incontrato.

ps: Olivier Adam è stato sceneggiatore di Philippe Lioret, per due film grandissimi, Welcome e Je vais bien ne t’en fais pas, quest’ultimo tratto da un suo libro, e purtroppo mai apparso un sala.

http://stanlec.blogspot.it/2016/01/scogliera-adam-olivier.html

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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