Scoppiato
Edizione straordinaria delle «Neuropoesie World»; dal nostro inviato speciale in Vaticano, Pabuda.
pochi secondi fa
(come, esattamente, dio solo lo sa)
il papa
(quello senz’accento sulla seconda a)
semplicemente…
è scoppiato.
con insospettabile
acume mediatico
già da un pezzo l’aveva annunciato,
tramite un apparentemente oscuro
messaggio cifrato
in romanissima lingua morta.
nel frattempo
e in mille fantasiose maniere
quell’annuncio papale
è stato tradotto e interpretato.
io, che un poco di latino lo mastico
e che – mi crediate o meno
dispongo di certi telepatici contatti
con della gente in Vaticano –
posso, adesso
rivelare il reale contenuto
di quel prolisso sms ecclesiastico.
parola più parola meno diceva:
“io, Noi… cioè… il Capo
ho deciso
che alle venti del ventotto
farò un gran botto:
mi sono autoinnescato
un congegno esplosivo
che a quell’ora di quel giorno,
non più presto e non più tardi,
come un’enorme scatola di petardi
esploderà
sotto le mie infallibili e candide chiappe.
altro che congedo, altro che pensione!
in tal modo casereccio
conto d’assicurarmi… in Cielo l’Assunzione.
lo so, è un trucchetto vecchio come il cucco,
ma son mica Nembo Kid (cazzarola!)
e poi chi l’ha mai visto un papa che vola?
… già un papa che vola…
sopratutto a scanso di veleni
che con certi precedenti
non è mai detta l’ultima parola.
Una dadaprosa-surreale. come un’installazione di Cattelan. Eversivo/suggestivo. Continua così. Ciao