Scor-data: 16 giugno 2003

Argentina: la cittadina di Ezpeleta in lotta contro l’Enel

di David Lifodi (*)

Il 16 giugno 2003 la cittadina argentina di Ezpeleta, poco meno di 3000 abitanti a sud-est della capitale Buenos Aires, vide coronata una battaglia durata sei anni: la giustizia impose a Edesur, filiale della nostra Enel, la sospensione dei lavori di potenziamento della sottostazione elettromagnetica di Sobral. La gente di Ezpeleta si batteva da tempo per la sua chiusura, poiché il forte elettromagnetismo generato dalla sottostazione aveva causato decine e decine di morti per casi di cancro e leucemia tra gli abitanti del paese, soprattutto coloro che vivevano nelle vicinanze della subestación.

In realtà, da allora, poco è cambiato: Enel, per mezzo di Edesur, ha continuato a fare il suo comodo sia a Ezpeleta sia a Berazategui, il paese confinante, dove è stata edificata la sottostazione Rigolleau, ma soprattutto è cresciuto il numero dei decessi tra la popolazione. L’ultimo caso, il 13 aprile 2012: Sabrina Vanesa Basualdo, trentunenne, madre di due figli, è morta a seguito di una leucemia linfatica acuta contratta quando era ancora adolescente. In Italia, un ottimo e documentato reportage scritto da Filippo Fiorini per il manifesto, “Ezpeleta, 169 i morti che ci riguardano”, inchiodava l’Enel alle sue responsabilità: Sabrina è stata la vittima 169 dell’elettromagnetismo e altre 122 persone erano gravemente ammalate. Correva l’anno 2012. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), sebbene riconosca che il rischio di leucemia e casi di cancro aumenti in maniera esponenziale per coloro che sono esposti in maniera prolungata all’elettromagnetismo, finora non ha messo in stretta relazione il numero dei decessi avvenuti a Ezpeleta e Berazategui con le sottostazioni elettromagnetiche. Proprio l’Oms, nel 1996, aveva dato vita al Proyecto Internacional sobre Campos Electromagnéticos per investigare sui rischi derivanti dalle radiazioni elettromagnetiche, ma il lavoro del gruppo di lavoro costituito sul tema produsse un topolino: lo studio del 2005, Campos de frequencias extremadamente bajas, ritenne che le prove della relazione tra elettrosmog e i casi di cancro e leucemia erano molto deboli. Eppure le testimonianze non mancano, tra cui il volume 132.000 voltios, frutto del lavoro di indagine svolto dalle giornaliste Silvina Heguy e Eugenia Cerrutti. Il titolo del libro non è casuale: 132.000 volts è la potenza del trasformatore installato nella sottostazione elettromagnetica di Sobral per alimentare, almeno secondo la vulgata ufficiale, un intero paese carente di energia. Negli anni ’90 gli abitanti di Ezpeleta hanno scoperto che il 10% di loro era gravemente ammalato, ma inizialmente il municipio aveva ricorso contro Edesur soltanto per i frequenti black out di energia elettrica che paralizzavano i pozzi da cui il paese estraeva l’acqua. Ad esempio, il sindaco di Berazategui Juan Patricio Mussi puntava il dito contro la privatizzazione delle imprese argentine avvenuta all’inizio degli anni ’90: era per questo che si caratterizzavano per il loro malfunzionamento, secondo il primo cittadino, che però aveva autorizzato la costruzione delle sottostazioni. Non a torto, Mussi accusava Edesur perché non si faceva carico di far funzionare i generatori dal governativo Ente Nacional de Regulación de la Eletricidad (Enre): eppure, sosteneva il sindaco, la sottostazione era stata costruita nell’interesse dei cittadini di Berazategui. Lo stesso Mussi, pochi anni fa, ha riconosciuto di essere stato ingannato ed ha sostenuto attivamente la battaglia dell’Asamblea de Vicinos Autoconvocados della cittadina, che denunciava la relazione tra l’elettrosmog e i casi di leucemia. Edesur ed Enel hanno fatto sempre orecchie da mercante di fronte alle accuse per i decessi dovuti all’elettromagnetismo, che è inodore, incolore, insapore, ma letale, nonostante la multinazionale italiana e la sua filiale argentina abbiano sempre cercato di dimostrare che non c’è alcun legame tra le subestaciónes e i casi di elettromagnetismo. L’unica volta che Edesur ha risposto ufficialmente alle proteste fu nel 2005, solo per dire che la costruzione delle sottostazioni era ineludibile a causa della cronica carenza energetica dei due paesi a ridosso di Buenos Aires.  A Berazategui si lotta contro la sottostazione Rigolleau dal 2004, proprio un anno dopo quella sentenza della giustizia argentina che bloccava i lavori della subestación Sobral di Ezpeleta, costruita addirittura nel 1978. Più volte le proteste dell’Asamblea de Vicinos Autoconvocados di Berazategui sono state represse con violenza dalla polizia: risalgono al 2011 gli scontri più drammatici con le forze dell’ordine.

Ad oggi, gli avvocati di cui dispongono Enel-Edesur, sono riusciti a non far interrompere mai il funzionamento delle subestaciónes di Sobral e Berazategui: la nuova presidente Patrizia Grieco e l’amministratore delegato Francesco Starace cosa ne pensano?

 

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

 

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