Scor-data: 2 aprile 1634

Muore Virginia Galilei
di Daniela Pia (*)

O il matrimonio o i voti: quasi sempre erano queste le strade riservate alle donne del 1600. A Virginia Galilei toccò il convento. Nata il 12 agosto 1600 aveva il suo destino scritto nelle stelle. Suo padre ne fece il vaticinio con un oroscopo che si rivelò azzeccato: «sensibile, devota e zelante», sarebbe stata questa la cifra identificativa della futura donna. Figlia illegittima del celebre scienziato, varcò la soglia del monastero a 13 anni, assieme alla sorella Livia (suor Arcangela) di 12, presso San Matteo in Arcetri, entrando nell’Ordine delle Sorelle Povere dove assunse il nome di Suor Maria Celeste.
Di lei G. Ansaldo, dice «fu una vittima del padre. Il grande Galilei, tutto preso dalle sue ricerche e dalle sue questioni scientifiche, sacrifica le figlie e sopratutto questa, di “squisitissimo animo” come egli ben dice. Egli sa misurare la distanza tra pianeta e pianeta, non quella da cuore a cuore; egli sa cosa è il significato di un “molto” in un calcolo di numeri, ma non in una valutazione di affetti».
Dalle 124 lettere che scandirono il rapporto padre-figlia trapela comunque l’affetto, nonostante siano rimaste solo quelle di suor Celeste, che spesso si riferisce agli scritti del padre definendoli «amorevolissime Sue lettere»; ogni tanto però il desiderio di avere qualche “carezza” in più si intuisce ed è allora che Virginia lamenta la distanza e la poca assiduità del padre nella comunicazione.
« […] Credo veramente che l’amore paterno inverso dei figli possa in parte diminuirsi, mediante i mali costumi e portamenti loro; e questa mia credenza vien confermata da qualche indizio che me ne dà V. S. parendomi che più presto vadia in qualche parte scemando quel cordiale affetto che per l’addietro ha inverso di noi dimostrato; poiché sta tre mesi per volta senza venire a visitarne, che a noi paion tre anni […] »: così scriveva da San Matteo il 4 marzo 1628. Il desiderio di sentire il padre, di averne l’ affetto sono la costante delle lettere, assieme alla richiesta di sovvenzioni per il monastero. Non si conoscono le risposte, andate perdute, ma l’affetto e la stima di Galileo per la figlia trovano eco nella descrizione che lo scienziato, per quanto troppo tardi, fece all’amico Diodati definendola: «donna di esquisito ingegno, singolar bontà et a me affezzionatissima». Certo non fu facile la gestione dei sentimenti per la ragazzina fattasi donna lontano dalla famiglia. Cercò comunque di trovare una sua dimensione in convento, divenne presto un punto di riferimento per le consorelle.
La serenità del convento divenne una priorità tanto che, potendo chiedere al padre di domandare un qualsiasi beneficio a papa Urbano, gli chiese di intercedere affinché «a prendersi cura delle monache» fossero mandati frati degni, e non, come spesso accadeva, chierici dalla dubbia moralità: «non andrà almanco per ogni minimo caso che fra di noi occorra, a domandar consiglio in vescovado o altrove, come si deva portare o governare, come tutto il giorno fanno questi preti; ma ne addimanderà a qualche padre letterato della sua Religione. E così le nostre cause si sapranno in un convento solo e non per tutto Firenze, come si sanno al presente. Dopo che, se non altro per esperienza, saprà benissimo un frate i termini che deva tenere con monache, acciò che vivine più quiete che sia possibile; dove che un prete, che vien qui senza aver, si può dir, cognizione di monache, ha compito il tempo determinato di 3 anni che ci deve stare, avanti ch’abbia imparato quali siano gli obblighi ed ordini nostri». Così scriveva nel 1624 , denunciando atteggiamenti dubbi di alcuni frati. Sapeva che il padre era lì vicino, fino al 1632. Infatti Galileo aveva vissuto nella casa di Arcetri, dove gli giungevano le notizie: il convento era poverissimo, le monache avevano a malapena di che sfamarsi ed è per questo che suor Celeste lo sollecitava con continue richieste di aiuti. La povertà fu vissuta però con grande dignità e non intaccò mai la serenità e la fede con cui la donna visse la propria esistenza. Allo stesso modo il profondo affetto verso il padre fu coltivato con devozione. Alla figlia primogenita Galileo restò estremamente legato e, alla notizia della sua morte prematura, il dolore lo prostrò, tanto da provocargli dissesti fisici, dai quali non si sarebbe più ripreso: Virginia se ne era andata prima di lui, il 2 aprile1634, e aveva solo 34 anni.

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 2 aprile avevo, fra l’altro, ipotizzato: Giornata mondiale autismo; 1840: nasce Zola; 1941: minatori uccisi a Crummies; 1953: Kenyatta condannato; 1971: Occorsio incrimina Ordine Nuovo; 1972: dopo 20 anni di esilio Charlot torna in Usa; 1982: guerra Malvinas; 2012: muore Rosario Bentivegna… e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info.
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

 

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