Scor-data: 21 febbraio 1943

Moi, la Resistenza dimenticata
di d. b. (*)
Nella Parigi occupata del 1942 i nazisti iniziano a subire attacchi firmati Moi, cioè Mouvement des ouvriers immigrès: sono giovani soprattutto polacchi e armeni ma anche ebrei in fuga, ungheresi, rumeni, spagnoli, italiani che vogliono combattere il nazismo e colpiscono gli invasori e i collaborazionisti. Come ricorda lo svizzero Jean Ziegler nel suo «L’impero della vergogna» il gruppo, guidato da Missak Manouchian, divenne famoso come quelli del «manifesto rosso» perchè – dopo le prime spericolate azioni – i nazisti tapezzarono Parigi di manifesti rossi con i volti e i nomi dei 23 che avevano individuato. Per mesi il Moi sembrò imprendibile. Poi a novembre un traditore consegnò 60 militanti alla Gestapo. Vennero fucilati il 21 febbraio sul monte Valerien. Ma il loro esempio incoraggiò altri a lottare contro il nazismo e i suoi complici.
Questa pagina gloriosa per anni è stata quasi del tutto dimenticata anche in Francia. Solo nel settembre 2009, il film «L’Armée du crime», diretto da Robert Guédiguian ha riproposto questa pagina di storia. La breve «scor-data» è soprattutto un invito a riproporre in Italia questo film che pochissime persone sono riuscite a vedere.

(*) «L’impero della vergogna» (tradotto nel 2006 per Marco Tropea editore) che trovate citato è recensito qui in blog: come tutti i libri di Jean Ziegler è appassionato, documentatissimo e controcorrente.
Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata», qualche volta due, di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione la gente sedicente “per bene” ignora, preferisce dimenticare o rammenta “a rovescio”.
Molti i temi possibili per le «scor-date». A esempio, nel mio babelico archivio, sul 21 febbraio avevo questi appunti: è la giornata internazionale della «lingua madre» ma anche del Braille; 1431: inizia il processo a Jeann d’Arc; 1513: muore Giulio II; 1677: muore Spinoza; 1764: una festa «crudele» nella Napoli occupata dall’esercito; 1804: primo viaggio di una macchina ferroviaria a vapore; 1916: inizia la battaglia di Verdun che durerà sino ad agosto; 1979: ucciso Sandino; 1951: Pincus “inventa” la pillola; 1961: su «L’Unità» Tina Merlin spiega i pericoli della diga sul Vajont; 1965: ucciso Malcom X; 1972: Nixon in Cina; 2001: delitto di Erika e Omar (cavalcato dalla Lega). E chissà, a cercare, quante altre «scor-date» salterebbero fuori ogni giorno.
Molte le firme e assai diversi gli stili e le scelte delle «scor-date» in blog:  a volte troverete post brevi, magari solo una citazione, un disegno o una foto. Se l’idea vi piace fatele circolare o linkatele ma citate la fonte. Se vi va di collaborare mettetevi in contatto con me (pkdick@fastmail.it) e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

Redazione
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2 commenti

  • Daniele Barbieri

    a proposito del MOI segnalo questi tre brevi interventi (pieni di notizie) comparsi nella bella mailing-list di “R-esistiamo” (con circa 1000 iscritti, da maggio 2006, è luogo di dibattiti, diffusione o ricerca di notizie fra persone impegnate nel fare in modo che gli orrori commessi dai nazi-fascisti non si ripetano o che sono interessate a argomenti storici o battaglie civili)

    UNO
    L’Affiche Rouge (Manifesto Rosso) è un manifesto di propaganda nazista affisso in Francia in occasione dell’arresto ed esecuzione, nel febbraio 1944, di 23 resistenti appartenenti al gruppo FTP-MOI della regione parigina.
    Sono quei 65 e fra di loro i 23 del gruppo Manouchian che in 18 mesi, giugno 1942 – novembre 1943, compiono 229 azioni contro gli occupanti, cioè una ogni due giorni. L’azione più spettacolare ha luogo il 28 settembre 1943, quando quattro membri del gruppo Manouchian (Celestino Alfonso, Spartaco Fontano, Léo Kneler e Marcel Rayman,) giustiziano in rue Pétrarque, nell’elegante 16° arrondissement di Parigi, il generale delle SS Julius Ritter, responsabile dell’invio di 500 000 francesi in Germania per il STO (Servizio del Lavoro Obbligatorio).
    Membri del gruppo sono arrestati nel novembre 1943 giudicati nel febbraio 1944 e condannati a morte. Gli uomini sono fucilati nel forte del Mont-Valérien il 21 febbraio. La maggior parte di loro sono seppelliti nel cimitero di Ivry-sur-Seine. Olga Bancic, la sola donna, è decapitata il 10 maggio 1944 a Stoccarda.
    Lista dei membri del gruppo Manouchian:
    Celestino Alfonso (AR), Spagnolo, 27 anni
    Olga Bancic, Rumena, 32 anni
    Joseph Boczov [József Boczor; Wolff Ferenc] (AR), Ungherese, 38 anni
    Georges Cloarec, Francese, 20 anni
    Rino Della Negra, Italiano, 19 anni
    Thomas Elek [Elek Tamás] (AR),Ungherese, 18 anni
    Maurice Fingercwajg (AR), Polacco, 19 anni
    Spartaco Fontano (AR), Italiano, 22 anni
    Jonas Geduldig, Polacco, 26 anni
    Emeric Glasz [Békés (Glass) Imre], Ungherese, 42 anni
    Léon Goldberg, Polacco, 19 anni
    Szlama Grzywacz (AR), Polacco, 34 anni
    Stanislas Kubacki, Polacco, 36 anni
    Césare Luccarini, Italiano, 22 anni
    Missak Manouchian (AR), Armeno, 37 anni
    Armenak Arpen Manoukian, Armeno, 44 anni
    Marcel Rayman (AR), Polacco, 21 anni
    Roger Rouxel, Francese, 18 anni
    Antoine Salvadori, Italiano, 24 anni
    Willy Schapiro, Polacco, 29 anni
    Amédéo Usséglio, Italiano, 32 anni
    Wolf Wajsbrot (AR), Polacco, 18 anni
    Robert Witchitz (AR), Francese, 19 anni

    DUE
    A quel gruppo è stata dedicata una poesia, un lungo poema, non ricordo se da Aragon o da Eluard.
    Credo che ci fosse fra loro almeno un toscano, e forse per questo il manifesto e la sua storia, con la poesia, sono inseriti in un volume a cura della provincia di Pisa, edito nel dopoguerra e ristampato alcuni anni fa, oggi quasi introvabile, che contiene altri preziosi dati.
    Luca Baiada

    TRE
    Aragon dedicò una bellissima poesia al gruppo Manouchian, un gruppo di immigrati stranieri poveri che volontariamente si organizzano in gruppo di resistenza. Poesia in cui fa dire a Manouchian: ” je meurs sans haine pour moi pour le peuple allemand.” Meraviglioso!!!
    Aragon scrisse la poesia e Léo Ferré la musicò e cantò splendidamente.
    Ecco qua il video della canzone accompagnata da ottime immagini d’archivio.
    https://www.youtube.com/watch?v=oW9tnZjTjFk
    (Karim METREF)

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