Scor-data: 21 ottobre 1929

Buon compleanno Ursula Le Guin

di Fabrizio Melodia (*)  

«Mi ci vollero anni per rendermi conto d’aver scelto di lavorare in generi disprezzati e marginali come la fantascienza, la fantasy e la narrativa per adolescenti, esattamente perché essi erano esclusi dal controllo della critica, dell’accademia, della tradizione letteraria, e consentivano all’artista di essere libero»: così Ursula Kroeber LeGuin in «The Fisherwoman’s Daughter» (citato da Oriana Palusci in «Da un mondo all’altro: Ursula LeGuin e la storia delle donne», introduzione a «Il giorno del perdono»).

Tanti auguri a te, Ursula.

Il regalo più bello ce lo hai fatto tu, con la tua opera meravigliosa.

Sei nata a Berkeley, un ambiente universitario molto attivo e particolarmente vicino a tematiche alquanto “sovversive”: ovviamente questo non lo si potrebbe scrivere, ma lo faccio lo stesso.

Tuo padre fu Alfred Kroeber, autorità nel campo dell’antropologia, e tua madre Theodora Kroeber, anch’essa scrittrice, che ebbe una notevole influenza nella formazione delle sue opere. Sei cresciuta nella tua città natale presso Napa Valley e subito hai dimostrato precoci doti da scrittrice oltre a essere una grande appassionata lettrice di letteratura fantascientifica.

La tua prima storia di fantascienza risale all’età di nove anni e l’anno seguente, a tutti i costi, hai mandato il tuo primo racconto “serio” alla rivista «Amazing Stories», purtroppo fu respinto senza pietà. Ma tu eri testarda e seguivi i tuoi sogni a muso duro, non eri tipo da arrenderti e sapevi che la tua passione e il tuo impegno sarebbero presto stati premiati.

Hai continuato a studiare letteratura con grande trasporto. Ti laureasti alla fine degli anni quaranta in storia della letteratura francese e del risorgimento italiano.

Ti trasferisti a Parigi, dove incontrasti Charles A. LeGuin, che sposasti nel 1963.

Nel 1962 avevi pubblicato il primo racconto fantasy, dal titolo «Aprile a Parigi» e finalmente riprendesti a scrivere racconti di fantascienza. In questo filone, il tuo primo racconto apparve su «Amazing Stories», solo nel 1964.

Caparbia e dura, hai continuato imperterrita, i tuoi sforzi furono premiati nel 1969, con la vittoria, in quell’anno, dei premi Hugo e Nebula per il romanzo «La mano sinistra delle tenebre».

Non contenta di ciò, hai continuato a migliorare te stessa, sempre coerente con le tue idee e affinando la tua tecnica, sempre con l’allegria e la serenità di rimetterti continuamente in gioco, arrivando a bissare i due premi nuovamente nel 1974, con il romanzo di fantascienza «I reietti dell’altro pianeta».

Ti sei sempre definita anarco-comunista e pacifista, sempre in prima linea nelle tue battaglie.

E’ con la tua produzione fantasy che ti ho conosciuta, in quella bellissima libreria di Venezia, ora scomparsa, che portava il profetico nome di Solaris.

Il libraio nulla aveva da invidiare a quello del film «La nona porta», una persona splendida e appassionata del suo lavoro anche se un po’ mefistofelica: unica bottega nel veneziano specializzata in fantascienza, fantastico e fumetti prima dell’arrivo della PanDistribuzione e dei franchising che avrebbero livellato molto la già esigua nicchia del fantastico distribuito.

Era l’estate ’91 quando vidi il libro «Il mago di Earthsea», in una splendida edizione Nord, con la traduzione di Roberta Rambelli, della quale non avevo molta stima, in quanto mi aveva indispettito con una brutta traduzione del romanzo «Straniero in terra straniera» di Heinlein.

Lessi le prime pagine, immergendomi totalmente in quel mondo: il protagonista Duny (al quale verrà poi dato il nome Ged dal suo maestro di magia, dopo che egli avrà superato numerose prove) era ben delineato e agiva in relazione a personaggi particolarmente caratterizzati, in una ambientazione fantastica ma particolarmente credibile. Niente a che vedere con Tolkien, di cui avevo letto la trilogia del «Signore degli anelli» l’anno precedente in tutt’altre condizioni. Scoprii in seguito che era una tua caratteristica, incentrare la poetica sull’approfondimento psicologico dei personaggi, da far agire in scenari credibili, anche se fantastici o fuori dal tempo.

«L’isola di Gont, una montagna che erge la sua vetta un miglio al di sopra del mare di Nordest squassato dalle tempeste, è una terra famosa per i suoi maghi. Dalle cittadine delle sue alte valli e dai porti delle strette baie scure, molti gontiani sono partiti per servire i signori dell’arcipelago nelle loro città, come maghi o stregoni; oppure, spinti dal desiderio d’avventura, sono andati vagando e operando magie da un’isola all’altra di tutto Earthsea. Fra costoro, alcuni sostengono che il più grande e senza dubbio più famoso viaggiatore fu quello di nome Sparviero, che ai suoi tempi divenne signore dei draghi e arci-mago. La sua vita è narrata nelle Gesta di Ged e in molti canti: ma questa è una vicenda di un tempo che precedette la sua fama, prima che venissero composte quelle canzoni» recitava l’incipit.

Nelle terre di EarthSea, costituite da un arcipelago formato da varie isole, il giovane mago si presenta con lo pseudonimo di Sparviero, poiché in quelle terre, conoscere il vero nome di qualcuno significa poterne disporne a piacimento, avere una specie di potere assoluto sulla persona in questione.

Ged studia nella scuola di magia di Roke. Roke è apparentemente l’unica scuola di magia nell’arcipelago in cui sono ambientate le vicende del romanzo, è un edificio dove i giovani promettenti, conducendo una vita simile a quella che avrebbero potuto condurre i novizi in un monastero, imparano la magia fino a guadagnare la qualifica di Mago, ottenendo il bastone e la possibilità di fregiarsi del titolo di mago di Roke.

È qui che il giovane Ged, lasciato il primo maestro, compie i primi passi verso il suo futuro di mago, fra l’amicizia e l’invidia dei compagni, la benevolenza dell’arci-mago a capo della scuola e il fatale errore da lui compiuto che scatenerà nella sua esistenza un male sconosciuto.

Il ciclo di Earthsea è costituito da cinque romanzi: «Il mago di Earthsea» o «Il mago» («A Wizard of Earthsea», 1968), «Le tombe di Atuan» («The Tombs of Atuan», 1971), «La spiaggia più lontana» o «Il signore dei draghi» («The Farthest Shore», 1972), «L’isola del drago» («Tehanu», 1990) e «I venti di Earthsea» («The Other Wind», 2001).

L’editrice Nord raccoglie i primi tre libri sotto il titolo «La saga di Earthsea» e gli ultimi due nel volume «I draghi di Earthsea»; poi nel maggio 2007 li pubblica tutti i in un unico volume, «La leggenda di Earthsea».

A essi si aggiungono una serie di racconti: «The Word of Unbinding» (1975) e «The Rule of Names» (1975) che in italiano si trovano nella raccolta «I dodici punti cardinali»; «Dragonfly» nella raccolta «Legends – Primo Volume», Sperling & Kupfer 2001) e in «Le leggende di Earthsea».

Un universo che non conosce fine.

Infatti, nei primi anni ottanta, il regista Hayao Miyazaki chiese alla Le Guin il permesso di creare un adattamento cinematografico in forma di cartone animato del ciclo di Earthsea. Lei, che non conosceva il lavoro del regista e in generale il mondo dei cartoni animati, rifiutò. Molti anni più tardi, dopo aver visto «Il mio vicino Totoro», riconsiderò la sua decisione: il terzo e quarto libro del ciclo di Earthsea vennero usati per il film di animazione «I racconti di Terramare» del 2005. Il film, tuttavia, venne girato dal figlio di Hayao, Goro Miyazaki, e la Le Guin non ne fu soddisfatta.

Nel 2004 fu prodotta da SciFi channel una miniserie per la tv dal titolo «Earthsea» e anche in questo caso l’opera non fu apprezzata dalla Le Guin.

Ancora auguri di tutto cuore, Ursula, con l’augurio che il tuo viaggio in altri mondi sia sempre più bello.

 

Per chi volesse accostarsi ai mondi di Ursula K. LeGuin, ecco una bibliografia italiana un poco sommaria:

  • «Città delle illusioni», traduzione di Margherita Molinari, Longanesi, 1975 (poi ripubblicato da Gargoyle Books).
  • «Dragonfly», traduzione di Francesco Di Foggia, in «Legends. Racconti inediti dei maestri del nuovo fantastico», Sperling & Kupfer, 2001.
  • «I dodici punti cardinali», traduzione di Roberta Rambelli, Nord.
  • «I doni», traduzione di Riccardo Valla, Nord.
  • «I reietti dell’altro pianeta» (anche con il titolo «Quelli di Anarres»), traduzione di Riccardo Valla, varie edizioni Nord.
  • «I venti di Earthsea», traduzione di Piero Anselmi, Nord, 2004.
  • «Il giorno del perdono», traduzione di Giancarlo Carlotti, introduzione di Oriana Palusci, Fanucci, Roma, 1997.
  • «Il linguaggio della notte» (saggi), Editori Riniti.
  • «Il mago di Earthsea», traduzione di Roberta Rambelli, Nord.
  • «Il mondo della foresta», traduzione di Riccardo Valla, Nord.
  • «Il mondo di Rocannon», traduzione di Riccardo Valla, Nord.
  • «Il pianeta dell’esilio», traduzione di Riccardo Valla, Nord.
  • «La falce dei cieli», Nord.
  • «L’isola del drago», traduzione di Riccardo Valla, Nord.
  • «La salvezza di Aka», traduzione di Piero Anselmi, varie edizioni Mondadori.
  • «La soglia», Nord e poi Gargoyle Books.
  • «La spiaggia più lontana», traduzione di Roberta Rambelli, Nord.
  • «La via del mare –Cronache di Klatsand», traduzione di Vincenzo Mantovani, Elèuthera.
  • «Lavinia», Cavallo di ferro editore.
  • «Le tombe di Atuan», traduzione di Roberta Rambelli, Nord.
  • «L’occhio dell’airone», Elèuthera.
  • «Paradisi perduti», traduzione di Salvatore Proietti, Delosbooks, 2012.
  • «Sempre la valle», traduzione di Riccardo Valla, Mondadori (purtroppo introvabile da anni).
  • «Su altri piani», traduzione di Riccardo Valla, Nord.

Per amore enciclopedico, ecco le opere complete, ovviamente molte sono inedite in Italia.

Ciclo dell’Ecumene o Ciclo hainita (fantascienza)

Romanzi

  • “Il mondo di Rocannon” (“Rocannon’s World”, 1966)
  • “Il pianeta dell’esilio” (“Planet of Exile”,1966)
  • “Città delle illusioni” (“City of Illusions”, 1967)
  • “La mano sinistra delle tenebre” (“The Left Hand of Darkness”, 1969)
  • “I reietti dell’altro pianeta” o “Quelli di Anarres” (“The Disposessed: an Ambiguous Utopia”, 1974)
  • “Il mondo della foresta” (“The Word for World is Forest”, 1976)
  • “La salvezza di Aka” (“The Telling”, 2000)

Racconti

Contenuti nella raccolta «I dodici punti cardinali» (1975):

    • Dowry of the Angyar” o “Semley’s Necklace” (1964)
    • Winter’s King” (1969)
    • Vaster Than Empires and More Slow” (1971)
    • The Day Before the Revolution” (1974)

Contenuti nella raccolta “A Fisherman of the Inland Sea” (1994):

    • The Shobies’ Story” (1990)
    • Dancing to Ganam” (1993)
    • Another Story or A Fisherman of the Inland Sea”(1994)

Contenuti nella raccolta «Il giorno del perdono» (1995) e tutti riconducibili al Ciclo dell’Ecumene:

    • Betrayals” (1994)
    • Forgiveness Day” (1995)
    • A Man of the People” (1995)
    • A Woman’s Liberation” (1995)

Contenuti nella raccolta «The Birthday of the World» (2003):

    • The Matter of Seggri” (1994)
    • Unchosen Love” (1994)
    • Solitude” (1994)
    • Come si diventa adulti a Karhide” (Coming of Age in Karhide, 1995)
    • Mountain Ways” (1996)
    • Old Music and the Slave Women” (1999)

 

Altri romanzi e cicli di storie

  • «La falce dei cieli» (The Lathe of Heaven, 1971) anche film TV, 1980 e 2002.
  • Malafrena (1979)
  • «La soglia» (Beginning Place, 1980)
  • «L’occhio dell’airone» (The Eye of the Heron, 1982)
  • «Sempre la valle» (Always Coming Home, 1985)

 

Ciclo “Annals of the Western Shore”:

    • «I doni» (Gifts, 2004)
    • Voices” (2006)
    • Powers” (2007)
  • «Lavinia» (Lavinia, 2011)

 

Raccolte di racconti

 

  • I dodici punti cardinali” (The Wind Twelve Quarters, 1975) – Contiene “The Ones Who Walk Away from Omelas”
  • “Orsinian Tales” (1976)
  • La rosa dei venti” (The Compass Rose) (1982)
  • “Buffalo Gals, and Other Animal Presences” (1987)
  • “La via del mare: cronache di Klatsand” (Searoad, 1991)
  • “A Fisherman of the Inland Sea” (1994)
  • “Il giorno del perdono”, (Four Ways to Forgiveness, 1995)
  • “Unlocking the Air and Other Stories”, (1996)
  • “The Birthday of the World” (2002)
  • “Su altri piani” (Changing Planes, 2003)

 

Libri per bambini

 

Ciclo dei Gattivolanti

  • “Gattivolanti”(Catwings) (1988)
  • “Il ritorno dei gattivolanti” (Catwings Return) (1989)
  • Wonderful Alexander and the Catwings”(1994)
  • Jane on Her Own” (1999)

 

Altri

  • “Agata e pietra nera” (Very Far Away from Anywhere Else,1976)
  • Leese Webster” (1979)
  • “Il 931º giro del mondo” (Solomon Leviathan’s Nine Hundred and Thirty-First Trip Around the World, 1984)
  • A Visit from Dr. Katz” (1988)
  • Fire and Stone” (1989)
  • Fish Soup” (1992)
  • A Ride on the Red Mare’s Back” (1992)
  • Tom Mouse” (2002)

 

Non fiction

Prosa

  • «Il linguaggio della notte» (The Language of the Night, 1979, edizione rivista nel 1992).
  • Dancing at the Edge of the World” (1989)
  • “Steering the Craft”(1998) (sulla scrittura)
  • “The Wave in the Mind” (2004)

 

Poesia

  • Wild Oats and Fireweed” (1988)
  • Going Out with Peacocks and Other Poems” (1994)

(*) Su codesto blog si è parlato spesso (ma sempre troppo poco) di Ursula Le Guin: se fate «cerca» vi saltano fuori saggi, recensioni, riflessioni.

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 21 ottobrefra l’altro avevo ipotizzato: ricordare sant’Orsola e una strana storia di «11mila vergini» OPPURE: 1096: crociati sconfitti a Nicea; 1520: Magellano imbocca lo Stretto; 1805: Trafalgar; 1833: nasce Alfred Nobel; 1940: muore Willi Munzenberg; 1941: strage a Kragujevac; 1950: riforma agraria in Italia; 1956: golpe in Honduras; 1967: centomila no-war marciano sul Pentagono; 1974: Adelchi Argada ucciso dai fascisti; 1993: Burundi, ucciso presidente; 2008: in Afghanistan 20 anni di condanna per Kambakhsh, colpevole d’aver scritto che le donne hanno diritti. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

  • hai ragione, DB.
    Te lo ripeto fino alla nausea, è un’impresa titanica, proprio perchè questa particolare enciclopedia porta in se stessa l’impossibilità di un “sapere concluso”… quindi speriamo che altri prendano il mare con noi, visto che il viaggio è lungo e le isole da visitare pressochè infinite…

  • di Ursula Le Guin non si leggerà mai abbastanza

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