Scor-data: 21/22 luglio 1209

«Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi»: la “santa” strage di Béziers

di d. b. (*)  

Solamente” 7 mila morti come, di recente, hanno minimizzato alcuni storici cattolici? Almeno 20 mila ma forse 100mila come sostengono i più? Saperlo è impossibile ma la strage di Béziers, in Francia, è comunque una delle pagine più nere della crociata lanciata contro gli albigesi da Innocenzo III (il nome Innocenzo sembra fuori luogo ma l’VIII papa della serie fece anche peggio del numero 3: decise che occorreva un fondamento giuridico e teologico alle torture e ai roghi dell’Inquisizione e ne affidò la stesura a Heinrich Kramer e Jakob Sprenger: basta leggere il loro «Malleus Maleficarum» – noto anche come «Il martello delle streghe» – per capire in che abisso le religioni sprofondarono l’Europa.

Il non molto innocente Innocenzo III nel 1208 lanciò dunque la crociata – la prima contro gli “infedeli” in Europa… cioè i cristiani dissenzienti – contro i catari, detti anche albigesi (dal nome della cittadina francese di Albi) che si svolse soprattutto in Occitania, nel sud della Francia. Fra le molte stragi le più spaventose furono quella del 21 e 22 luglio 1209 a Beziers e poi il massacro di Marmande nel 1219.

Per “invogliare” alla fede i nobili francesi furono loro promesse le terre degli eretici e di chi li sosteneva o anche solo li “tollerava”. I crociati erano preventivamente assolti da ogni crimine commesso durante la “santa” guerra. Con queste premesse…

La prima tappa della nuova crociata è, per l’appunto, a Beziers. Siccome lì ebrei e cattolici  convivevano in pace, i papisti massacrarono tutti: 20.000 persone si disse ufficialmente ma i crociati – al rientro – parlarono di centinaia di migliaia. Un cronista riporta che catari e cattolici di Beziers decisero di rifugiarsi tutti assieme in una chiesa. Qui Arnaud Amaury, abate di Citeaux ma soprattutto legato pontificio e “capo religioso” della crociata, non potendo distinguere gli eretici disse la frase passata alla storia: «Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi».  

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”. Ma qualche volta ci sono argomrenti più leggeri che… ogni tanto sorridere non fa male.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 21 luglio fra l’altro avevo ipotizzato: 1542: bolla «Licet ab initio» per il Sant’uffizio; 1921: 600 squadristi invadono Sarzana; 1964: niente golpe, il «Piano Solo» torna nel cassetto; 1967: muore Lutuli; 1969: primi passi sulla Luna; 1979: assassinato Boris Giuliano. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

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