Scor-data: 25 ottobre 1886

La Statua della Libertà arriva a New York

di d. b. con una vignetta di Energu (*)

 

Un simbolo certo. Nelle vignette più cattive – come quella di Energu, qui sotto – che maligna sui rapporti ambigui Francia-Usa. E ancor più nell’immaginario di massa: difficile dimenticare il finale del film «Il pianeta delle scimmie».

StaTua-EdeTuNonno

 

 

 

 

 

 

Ma molto si ignora di quella statua (dono dei francesi) e Wikipedia o simili poco aiutano.

Oggi la statua svetta all’entrata del porto sul fiume Hudson, al centro della baia di Manhattan, dove fu collocata appunto il 25 ottobre 1886. Ma la sua destinazione originaria era un’altra: prima Suez, poi il costruendo canale di Panama, poi Philadelphia e infine Washington (così racconta Francesca Lidia Viano in «La statua della libertà», Laterza, 2011).

«La Libertà che illumina il mondo» – questo è il nome originario – progettata dal francese Frédéric Auguste Bartholdi è completata infatti da un sempre più “scomodo” sonetto intitolato «The New Colossus», scritto dalla poetessa statunitense Emma Lazarus: «Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa – grida essa con le silenti labbra – Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata». Il sonetto fu ispirato a Emma Lazarus dalla visita agli immigrati in “quarantena”, in attesa nel porto di New York.

Oggi quasi solo gli antirazzisti ricordano quei versi.

Per chi si appassiona di fantascienza il ricordo va probabilmente a «Il testimone», un racconto – per ragazze/i, con un efficace messaggio antirazzista – scritto da Erik Frank Russell che qui in blog io e altr* non ci stanchiamo di lodare – dove si racconta di «un alieno» (ma le sorprese saranno molte) sotto processo.

(*) Ricordo – per chi si trova a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 25 ottobre avevo, fra l’altro, queste ipotesi:
1654: nasce Lancisi che intuì legami malaria-zanzare; 1811; nasce Gaulois; 1854: battaglia Balaklalva; 181: nasce Picasso; 1973: muore Bikila (già in blog); 1983: attacco a Grenada [l’anno scorso in blog]; 2005: Sarkozy chiama “feccia” gli abitanti delle periferie; 2003: La Maddalena, incidente atomico; 2011: disastro Cinque Terre. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (
db)

 

Redazione
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