Scor-data: 26 gennaio 1928
Strana morte per Jane Dick, sorella di Philip (*)
di Fabrizio («Astrofilosofo») Melodia
Che strano
sorellina
non l’ho mai capito
veramente
mi chiedo solo
chi ero
in quel frangente
siamo nati insieme
sotto i cieli di Chicago
plumbei e odiosi
come la polvere segnaletica
di un canale morto
tu non ricorderai
gli urla, strepiti e i guai
di coloro
che sembravano
averci messo al mondo
ricordo bene
quanto mi sentivo solo
eri lì
coperta da quella pietra scura
nostra madre mi diceva
che avevi avuto premura
io so solo
che non ti ho più vista
e la mia futura casa
fungeva da apripista
da allora ti ho cercata
nonostante mi avessero detto
che eri andata lontano
in un posto più netto
chissà dov’era
quel posto meraviglioso
se eri andata per sempre
doveva essere prodigioso
ti ho cercata
negli abissi delle dimensioni
in ogni mio scritto
ho lasciato le mie supposizioni
ho pensato fossi finita
in un mondo parallelo
dove tutto era falso
ma puzzava di troppo vero
ho asciugato le lacrime
a un poliziotto demente
un razzista sfegatato
un pezzo di deficiente
ero un androide
importato in quel mondo
adesso mi spiegavo
perché ero così errabondo
come lui non ti trovavo
ma sua sorella era drogata e puttana
pensavo davvero senza ritegno
che avevi avuto una triste fama
perseguitata da quei cavalieri
senza spada o desideri
il mondo dell’oltretomba
è una giostra di uomini neri
che si comprano la morte
come hanno svenduto la vita
lungo le colline di Mercer
ho ritrovato le tue dita
che cercavano di afferrarmi
per portarmi
in quelle capsule
Ubik
sarebbe stato un buon padre
negli abissi di Albemuth
sorellina mia
sono di nuovo qui
a ricordare
la tua scomparsa
in compagnia di anfetamine
androidi maledetti
dittature sopraffine
cercando di non far andare in pezzi un universo
in meno di due giorni
vorrei solo riposare
come la lacrime
del poliziotto.
(*) SU QUESTA POESIA E SUL SENSO DELLE «SCOR-DATE»
Chi passa spesso da qui vedrà che Philip Dick è molto amato. E oggi si è deciso di ricordare, in un gioco di specchi, la sua gemella morta prematuramente che è anche al centro di una bellissima biografia a fumetti, scritta da Francesco Matteuzzi e Pierluigi Ongarato – uscita l’anno scorso per Becco Giallo; cfr Jane K. Dick, l’imprevista – che di fatto inventano due geniali racconti “dickiani” sulle molte vite (… possibili, impossibili, chissà…) di Pk e Jk gemelli separati, per sempre, quasi alla nascita.
Per chi invece si trovasse a passare da qui per la prima volta spiego il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata», di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende una persona o un evento che per qualche ragione la gente sedicente “per bene” ignora, preferisce dimenticare o rammenta “a rovescio”. Molte le firme e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevissimi, magari solo una citazione, un disegno o una foto.
Se l’idea vi piace fate circolare le “scor-date” o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo che sta nascendo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)