Scor-data: 28 aprile 1967

Muhammad Alì rifiutò di andare sotto le armi

di Francesco Masala (*) e di Energu

Nero-sc.
 

“Nessun Vietcong mi ha mai chiamato sporco negro!”

 

il 28 aprile 1967, quando l’allora campione del mondo dei pesi massimi rifiutò ufficialmente di unirsi all’esercito statunitense e di combattere nella guerra del Vietnam. Cassius Clay spiegò brevemente ma chiaramente il motivo della sua decisione in un comunicato stampa, dove affermava di aver “cercato a lungo nella mia coscienza, ma è per me impossibile essere fedele alla mia religione accettando la chiamata alle armi”.

Il Governo prese atto della decisione ma non rispose con nessuna immediata presa di posizione, dato che l’arresto di Clay avrebbe richiesto diversi mesi prima di potersi concretizzare. Immediata invece la reazione delle commissioni pugilistiche statunitensi, che gli ritirarono la licenza a combattere e gli revocarono il titolo di campione del mondo.

“Incriminarlo richiederebbe almeno 30 giorni – aveva spiegato alla stampa esattamente 46 anni fa l’avvocato Morton Susman – e ci vorrebbe poi probabilmente almeno un altro anno e mezzo prima di poter mandare Cassius Clay in prigione, dato che i logici ricorsi farebbero rimbalzare il caso di tribunale in tribunale”.

La questione non venne comunque presa alla leggera dallo stesso Mohammed Ali, dato che la pena prevedeva sino ad un massimo di cinque anni di detenzione ed una multa di 10’000 dollari. Questo fu esattamente quello che capitò, visto che nel giugno dello stesso anno venne condannato proprio con i termini elencati. La Corte Suprema degli Stati Uniti revocò però il verdetto nel 1971…

da qui

 

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=HeFMyrWlZ68]

 

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=H9TwvGYcGRo]

 

qui  un telegramma di Martin Luther King a Mohammad Ali

 

qui  un telegramma di Mohammad Ali a Martin Luther King

 

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=bhGX8f7vEqc]

Freedom – Better Now

Better far— from all I see—
To die fighting to be free
What more fitting end could be?

Better surely than in some bed
Where in broken health I’m led
Lingering until I’m dead

Better than with prayers and pleas
Or in the clutch of some disease
Wasting slowly by degrees

Better than a heart attack
or some dose of drug I lack
Let me die by being black

Better far that I should go
Standing here against the foe
Is the sweeter death to know

Better than the bloody stain
on some highway where I’m lain
Torn by flying glass and pane

Better calling death to come
than to die another dumb,
muted victim in the slum

Better than of this prison rot
if there’s any choice I’ve got
Kill me here on the spot

Better for my fight to wage
Now while my blood boils with rage
Less it cool with ancient age

Better violent for us to die
Than to Uncle Tom and try
Making peace just to live a lie

Better now that I say my sooth
I’m gonna die demanding Truth
While I’m still akin to youth

Better now than later on
Now that fear of death is gone
Never mind another dawn.

da qui

 

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.

Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info .

Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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