Scor-data: 3 gennaio 2005
Muore Will Eisner che firmò un contratto con dio
di Andrea Grilli (*)
Era il 3 gennaio 2005 quando moriva per una complicazione operatoria uno dei patriarchi del fumetto americano e mondiale, Will Eisner. Un artista molto famoso negli Stati Uniti, assai meno in Italia dove con grandi difficoltà è riuscito solo negli ultimi anni a diventare conosciuto a sufficienza da essere esposto sugli scaffali delle librerie e pubblicato da editori importanti come Einaudi.
L’incipit sarcastico è dovuto. Ma quanto è stato importante Eisner nella storia culturale statunitense? Perché prima di tutto lo è stato per la cultura americana, poi per quella mondiale.
Molto.
Will Eisner è stato insegnante, educatore, produttore, autore, innovatore, talent scout, studioso e storico del fumetto. E forse mi sto dimenticando qualcosa.
Di lui si può ricordare il fatto che sia stato il primo autore a possedere i diritti delle sue creazioni. Con «The Spirit», creato nel 1939, infatti godette del pieno controllo creativo e finanziario, permettendogli sempre e comunque di deciderne le sorti. Un privilegio che gli autori di Superman, Batman non ebbero, ma che tutt’ora non può essere considerato per acquisito.
Quando fu chiamato a servire la patria, riuscì anche lì a lasciare il segno introducendo nei manuali di manutenzione delle attrezzature belliche i fumetti come modo per istruire i soldati. All’epoca il livello di analfabetismo era molto alto e usare le immagini disegnate si rivelò l’arma vincente per migliorare la preparazione dei soldati statunitensi. Probabilmente attività come questa segnarono i primi passi di un fumetto meno fantasioso e avventuroso, ma più vicino a quel graphic journalism che oggi spopola tanto.
Sarà negli anni Settanta – 1978 per la precisione – che Eisner segnerà il vero colpo di rinnovamento e innovazione nel settore dei fumetti. Probabilmente ispirato dal ripercorrere le sue radici ebraiche e dai volumetti in yiddish di Milt Gross, Eisner scrive e disegna «Contratto con Dio», un graphic novel, un romanzo a fumetti, dove narra il conflittuale rapporto fra un essere umano e dio. L uomo è alla ricerca disperata di un rapporto esclusivo con dio, ma quanto è disposto a pagare? Quanto è disposto a violare regole, tradizioni? Cosa vuol dire parlare con dio?
I grandi temi universali dell’umanità esplodono nelle tavole di Eisner, nel suo disegno plastico, michelangiolesco. Da quel giorno il fumetto non sarà più lo stesso.
Fosse solo per questo libro dovremmo ricordare Will Eisner. Ma il maestro non si è cullato sugli allori, e così anno per anno una graphic novel dopo l’altra ripercorre le memorie di ebreo newyorchese prima e la storia ebraica dopo, culminando con le origini de «Il complotto dei savi di Sion», la più grande porcata dell’antisemitismo russo e mondiale, visto che oggi in gran parte del mondo islamico viene considerato ancora una verità storica a fondamento di un razzismo dal sapore antistorico.
Eisner raccontava i fatti non solo come li vedeva o li interpretava, ma sempre e comunque studiando e documentandosi. Era un professionista che dedicava ore allo studio e al disegno. Era un artista che fondava sulla consapevolezza della sua arte, intesa come pratica, la capacità di comunicare. Anche per questo andrebbe ricordato. Metodo e consapevolezza.
http://www.comicom.it/wp-content/uploads/2011/03/contratto-con-dio-will-eisner.jpg
(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info.
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)
A proposito vi segnalo che lo scorso maggio (proprio grazie ad Andrea Grilli ma questo è un segreto, dunque non ve lo riveleròòòòòò) Double Shot ha pubblicato «Will Eisner, una vita per il fumetto» di Bob Andelman. Per anni Andelman ha intervistato decine di persone, a partire dallo stesso Eisner: l’edizione italiana contiene 13 interviste mai apparse altrove. Nella nota di presentazione si legge: «Il saggio di Andelman ripercorre la storia professionale e umana di Will Eisner dalla fondazione dello studio Eisner & Iger Studio fino alla recente e dirompente rivoluzione che è stata la creazione del romanzo a fumetti. Il libro è scritto con uno stile incalzante e dinamico che permette al lettore anche meno esperto di conoscere il mondo dei comics. La vita di Eisner è la storia del comics moderno, di un nuovo modo di comunicare che prende coscienza di essere qualcosa di più di una semplice vignetta per l’inserto domenicale dei quotidiani. Eisner è l’artigiano che comprende di avere un nuovo ruolo nel mondo dell’Arte, di contribuire in modo determinante e significativo alla nascita di un nuovo Media. Ne comprende e studia il nuovo linguaggio, in pratica la sua stessa arte, nel senso di fare, e la insegna ai nuovi che arrivano».