Scor-data: 3 settembre 1981

Cedaw

di d. b. (*)  

Violenza maschile e femminicidio si collocano in un quadro di pregiudizi e discriminazioni contro le donne che in Italia crescono indisturbati: sembrava questa estate che la politica italiana se ne facesse carico (con ritardo abissale) ma anche questa volta c’è il trucco e infatti le associazioni di donne protestano concordi con Letta e soci (come hanno fatto con i governi precedenti): non sono queste le leggi che vogliamo.

Eppure le indicazioni strategiche su cosa la politica italiana dovrebbe fare ci sono: a partire dalla Cedaw, che invece è praticamente ignorata dal 1985, cioè da quasi 30 anni..

Il 18 dicembre 1979 l’assemblea delle Nazioni Unite adotta la Cedaw ovvero la «Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne» che entra in vigore il 3 settembre del 1981.

La ratifica dell’Italia arriva (con comodo, è ovvio) il 19 giugno 1985.

Sono 30 articoli che, se messi in pratica, favorirebbero un cambiamento culturale, sociale e politico,

Avendo l’Italia sottoscritta la Cedaw dovrebbe adeguare leggi, regolamenti, disposizioni… Non lo fa. Dal 1985 la politica italiana si distrae…

Di cosa stiamo parlando? Ecco la sintesi di una scheda che si può trovare in rete.

Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne

Fonte: Women’s Human Rights Project, Dublino, Irlanda www.whrp-Ireland.org;

traduzione italiana Associazione Artemisia (Firenze), Alessandra Pauncz apauncz@tin.it

  • Cos’è il Cedaw?

Cedaw è la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women). E’ un accordo internazionale, onnicomprensivo e legalmente vincolante sui diritti delle donne ed è stata prodotto dalle Nazioni Unite nel 1979. Comprende tutte le forme di discriminazione e promuove misure speciali per realizzare una società non discriminante.

La convenzione Cedaw pone l’ineguaglianza e la discriminazione contro le donne all’interno del contesto relativo alla povertà, alla razza, alla salute e alla rappresentazione politica, comprende inoltre la discriminazione che avviene all’interno delle mura domestiche. La convenzione Cedaw afferma nel preambolo che: “…è necessario un cambiamento nei ruoli tradizionali sia degli uomini sia delle donne, nella società e nella famiglia, per ottenere una perfetta uguaglianza fra uomini e donne.”

  • In che modo mi riguarda la convenzione Cedaw?

Quando i governi firmano, o ratificano la convenzione Cedaw si vincolano a una serie di impegni e azioni per eliminare la discriminazione contro le donne. Forniamo di seguito alcuni esempi. Nel testo della convenzione ci si riferisce ai governi come agli “Stati membri”.

[…]

Punti principali della convezione CEDAW

Articolo 1. Definisce la discriminazione contro le donne

Articolo 2. Gli Stati devono condannare e proteggere legalmente rispetto alla discriminazione.

Articolo 3. Gli Stati devono prendere provvedimenti provvisori per accelerare i processi di riequilibrio di uguaglianza,

Articolo 4. Gli Stati devono mettere in atto politiche per garantire i diritti delle donne

Articolo 5. Riguarda aspetti di pratiche culturali e responsabilità nell’allevamento dei figli.

Articolo 6. Proibisce la tratta delle donne

Articolo 7. Gli Stati devono eliminare la discriminazione nel campo della vita politica

Articolo 8. Uguali diritti delle donne per rappresentare i governi

Articolo 9. Uguaglianza relativamente alla nazionalità nel matrimonio e nella cittadinanza dei figli.

Articolo 10. Uguaglianza nell’educazione

Articolo 11. Uguaglianza nell’occupazione

Articolo 12. Uguaglianza nella salute

Articolo 13. Uguaglianza relativamente ai benefici familiari e ai prestiti bancari

Articolo 14. Diritti delle donne rurali

Articolo 15. Uguaglianza davanti alla legge

Articolo 16. Uguaglianza nei diritti rispetto al matrimonio

[…]

Siti da visitare:

Per la convenzione e per il protocollo opzionale:

www.un.org/womenwatch/daw/cedaw

www.iwraw-ap.org

www.whrnet.org

www.whrp-Ireland.org  

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. Sul 3 settembre avevo, fra l’altro, ipotizzato: 590: Gregorio Magno diventa papa, ne fece d’ogni ma oggi è ricordato solo per il «canto gregoriano»; 1658: muore Cromwell; 1928: la pennicillina cambia il mondo; 1936: famoso discorso di Dolores Ibarruri; 1939: prima edizione di «E Johnny prese il fucile»; 1941: ad Auschwitz prime esecuzioni di massa con il gas Zyklon B; 1974: muore Fausto Gullo; 2000: beatificato Pio IX, “il papa re. E chissà a ben cercare quante alltre se ne troverebbero.+

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

 

Redazione
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  • GIANCARLA CODRIGNANI mi manda questo commento per il blog.
    L’adesione italiana Cedaw del 1981 è stata discussa in aula – credo – il 10 giugno 1985. E’ sicuro invece che era un lunedì (o un venerdì) quando in aula il governo rispondeva alle interrogazioni o si discutevano convenzioni e atti da trasmettere all’aula per il voto di routine. In aula c’era un rappresentante del governo, due deputati maschi (Mario Pochetti, pci e Silvano Labriola, psi) che insistevano sulla relatrice perché finisse il suo intervento e lei, infuriata per il deserto, utilizzava tutto il tempo a disposizione.
    Le istituzioni e le leggi sono, in astratto, neutre, ma rivelano l’origine pensata per un solo genere,
    Ciao
    g

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