Scor-data: 31 luglio 1944

Antoine de Saint Euxpery scompare in volo

di Fabrizio Melodia (*)

“Io lo so cos’è la morte… la morte è…”, cosi si conclude il romanzo grafico (definirlo con termine spregiativo “fumetto” è davvero riduttivo) “Saint Exupery – L’ultimo volo”, scritto e disegnato dal fumettista Hugo Pratt, sua ultima opera prima di morire.

La vicenda dell’artista veneziano s’intreccia a doppio filo in questa pregevole opera che ripercorre gli ultimi periodi di vita dello scrittore e pilota francese Antoine De Saint Exupery, scomparso misteriosamente in volo il 31 luglio 1944, più o meno nei cieli sopra il Mar Tirreno, mentre concludeva il suo servizio postale, come da sempre aveva fatto.

Da tempo aveva il fisico minato dal cancro e i suoi ultimi scritti rappresentavano bene questo suo soffrire internamente, in silenzio, una condizione esistenziale che minacciava di privarlo del volo, la sua vita, esattamente come il cancro avrebbe privato Hugo Pratt del viaggio.

Pratt e Saint Exupery sono scomparsi agli occhi del mondo, il primo aveva già fatto scomparire il suo personaggio più amato, Corto Maltese, dichiarandolo disperso durante la guerra franchista in Spagna, schierato dalla parte dei partigiani.

Il secondo scomparve personalmente, allo stesso modo del suo personaggio più amato, quel “Piccolo principe” che, poco prima, aveva compreso davvero cosa significasse amare, prima di darsi la morte con il morso della sua amica vipera, l’unico modo per ritornare al suo asteroide, in compagnia della sua rosa, con il preciso intento di liberarla dalla campana di vetro sotto la quale la teneva.

Antoine de Saint Exupery, nato a Lione il 29 giugno del 1900, aveva da sempre nutrito amore per la scrittura e per il volo, il 12 ottobre 1926 venne assunto come pilota dalla Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoère (poi Aéropostale): cinquemila chilometri per trasportare la posta, da Tolosa a Dakar. Nel 1929 pubblica il suo primo libro, Corriere del sud (Courrier Sud), seguito due anni dopo da Vol de nuit (premio Femina 1931).

In piena seconda guerra mondiale (1943) saranno proprio gli americani a pubblicare, per primi e in inglese, “Il piccolo principe”, oggi uno dei libri più venduti. Romanzo in forma di favola sulla educazione sentimentale divenuto poi un best-seller, “Il piccolo principe” ha avuto una notorietà internazionale (è stato tradotto in duecentocinquanta lingue e stampato anche in caratteri arabi e cirillici). È il terzo libro più letto al mondo dopo Il Capitale e la Bibbia.

La sua scomparsa, avvenuta in seguito a una serie di ricognizioni assegnategli dopo l’armistizio, rimase per molto tempo un misterio, fino al ritrovamento del relitto del suo aereo nel 2004, al largo della costa marsigliese.

Un primo ritrovamento di parte dei rottami si era avuto due anni prima grazie a un sub di Marsiglia. Successive indagini hanno permesso di accertare scientificamente che si trattava realmente dell’aereo con il quale era decollato lo scrittore, un Lockheed P-38 Lightning di produzione statunitense.

Dopo un’accurata indagine, fu individuato anche il responsabile, un pilota della Lutwaffe, ora ottantenne, famoso per le sue vittorie in diversi scontri aerei, tale Horst Rippert, il quale ebbe modo di dare la sua versione agli abili ricercatori che si vide arrivare in casa nel marzo del 2008.

Rippert confermò che il 31 luglio 1944 stava sorvolando il Mediterraneo su un Messerschmitt Bf 109, quando vide più in basso un F-5, versione da ricognizione di un Lockheed P-38 Lightning e decise di abbatterlo, senza sapere chi fosse il pilota francese al quale stava sparando.

Il mistero sembra essere definitivamente risolto.

Eppure qualche spiffero rimane tuttora aperto e non è da escludere che ora Antoine de Saint Exupery sia in compagnia del Piccolo Principe sull’asteroide B 612, magari insieme a Hugo Pratt e Corto Maltese, in viaggio con il loro Praho.

Per approfondire:

  • Stacy Schiff, Antoine de Saint-Exupéry. Biografia (1994), tr. di Alberto Cristofori, Bompiani, Milano, 1994
  • Frédéric d’Agay, Album Saint-Exupéry, Gallimard, Bibliothèque de la Pléiade, 1994
  • Consuelo de Saint-Exupéry, Mémoires de la rose (2000), tr. Paola Ghinelli, Memorie della rosa, Barbera, Siena, 2007
  • Simone de Saint-Exupéry, Cinq enfants dans un parc, a cura di Alban Cerisier, prefazione di Frédéric d’Agay, Gallimard, Paris, 2000
  • Antoine e Consuelo de Saint Exupéry, Un amore leggendario, a cura di Alain Circondelet, tr. Anna Morpurgo, Archinto, Milano, 2006

 

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.

Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info.

Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

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