Scor-data: 31 maggio 2005

Lo sciopero storico di Iosef Dioli all’Ortomercato di Milano

di Paolo Berizzi (*)

Dalla torre della Sogemi, 11 piani di cemento a vista, di domina l’infinito suk dell’Ortomercato di Milano. […] A delimitare la spianata di cemento, il recinto delle cancellate. Ogni motte quelle barriere di ferro diventano di pastafrolla. Un esercito di immigrati extracomunitari le scavalca […] Le braccia dei clandestini impiegati in nero all’Ortomercato sono l’oro dei caporali che gestiscono l’intermediazione di manodopera per le cooperative. Spesso sono gli stessi grossisti, insomma gli imprenditori, che assoldano i lavoratori invisibili. Le indagini del pm antimafia, Laura Barbaini, hanno sollevato il coperchio sulle potenti ramificazioni della ‘ndrangheta all’interno dell’Ortomercato. […] Iosef Dioli, un sindacalista della Cgil, 20 anni di onorata carriera fra bancali e celle frigorifere, è finito nel mirino dei caporali. Prima l’hanno minacciato di morte. Poi hanno tentato di dargliele di santa ragione. Poi hanno provato a incendiargli la casa. Qual è la colpa di Dioli? Aver organizzato il primo e finora l’unico sciopero nella storia dell’Ortomercato. Un picchetto contro il lavoro nero e la mancanza di sicurezza. Il coraggioso tentativo di sollevare il coperchio del pentolone dove da troppo tempo sguazzano i sodalizi imprenditorial-criminali che dettano legge fra i padiglioni. E’ il 31 maggio 2005. I lavoratori bloccano le colonne di Tir all’esterno dell’area. 200 poliziotti in tenuta antisommossa intervengono per consentire agli articolati di scaricare comunque la merce. Ma quello sciopero «indegno» qualcuno se lo era segnato. Lui è il potente titolare di una cooperativa, la Ncm (poi sciolta), una delle più attive nello sfruttamento della manodopera clandestina. […] E’ un giorno di ottobre 2006. Racconta Dioli: «Mi hanno fermato all’ingresso del mercato. Il caporale e due spalloni slavi. Sono scesi da un’auto scura. “Dategli una lezione a quello lì” ha ordinato l’uomo. Sono riuscito a scappare e a chiamare la polizia. Li ho denunciati […] Poi c’è stato l’incendio. […] La lunga notte della frutta e verdura è una babele di scambi, di incontri, di biechi compromessi, di lingue e di razze che si incontrano nell’oscurità. […] Si può morire schiacciati dalle ruote dei Tir, come è successo a Gennaro Infante, il 15 luglio 2006. Un anno prima, un altro operaio, Domenico Lomazzo, è rimasto sotto la pala di un muletto. L’estate 2007 l’ingorgo di mezzi è costato la vita a un giovane marocchino. […]».

(*) Ripreso da «Morte a 3 euro» cioè «Nuovi schiavi nell’Italia del lavoro» pubblicato nel 2008 da Paolo Berizzi con Baldini Castoldi Dalai.

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 31 maggio avevo, fra l’altro, queste ipotesi:
«giornata senza tabacco»; 1814: nasce Bakunin; 1860: rivolta Catania; 1916: battaglia Jutland; 1925: nasce Julian Beck; 1945: nasce Fassbinder; 1947: Roswell, inizia la bufala; 1959: «Sound of Miles Davis», la più famosa ripresa tv di jazz; 1972: Peteano, auto-bomba; 1996: se ne va Timothy Leary; 2009: Mohamed Ba accoltellato a Milano (era in blog l’anno scorso). E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

Redazione
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