Scor-data: 9 luglio 1977

Muore Alice Stokes Paul, l’autrice dell’Equal Rights Amendment

con un ricordo di Maria G. Di Rienzo (*)

Le lotte delle «suffragiste» (o suffragette) statunitensi in Italia sono ancor meno note di quelle delle loro sorelle inglesi. Anche il bel film «Angeli
 d'acciaio» (del 2004 diretto da Katja von Garnier) purtroppo da noi è passato quasi inosservato. Una delle grandi protagoniste di quelle
durissime lotte per il voto e per gli altri diritti civili alle donne negli Usa fu Alice Stokes Paul. Nata l'11 gennaio 1885 da una famiglia quacchera
 nel New Jersey, dedicò la vita alla lotta per l'uguaglianza di diritti, per la pace e la giustizia. Fu lei l'autrice dell'Equal Rights Amendment.
Organizzò movimenti e manifestazioni negli Usa, sperimentando varie tecniche nonviolente; fu la principale organizzatrice della marcia delle
 donne del 3 marzo 1913 a Washington; per le sue lotte nonviolente fu più volte detenuta.
Per raccontarla ho ripreso le parole (già apparse in codesto blog ma in un altro contesto) di Maria G. Di Rienzo. 

«Mi chiedete di darvi spiegazioni. E io mi sto domandando: cosa c’è da spiegare? Dovrebbe essere molto chiaro. Guardate nei vostri cuori: vi giuro che il mio non è differente. Voi volete un posto nel commercio o nelle professioni dove potervi guadagnare il pane, e io anche. Voi volete i mezzi per esprimervi o per soddisfare le vostre personali ambizioni, e io anche. Voi volete aver voce nel governo sotto cui vivete, e io anche. Cosa c’è da spiegare?». Così Alice Stokes Paul (come interpretata da Hillary Swank nel film del 2004 «Iron jawed angels» appunto «Angeli d’acciaio»).

 

Alice Stokes Paul (11.1.1885 – 9.7.1977) era una suffragista e attivista statunitense per i diritti delle donne. Fu incarcerata, poi rinchiusa in un manicomio dove entrò in sciopero della fame e fu nutrita a forza con uova crude tramite un tubo di metallo. Assieme a Lucy Burns e altre, guidò la campagna che diede come risultato il 19° emendamento alla Costituzione del suo Paese: il diritto di votare per le donne.

Alice, c’è ancora gente che ci chiede spiegazioni. Ci sono ancora Alici in carcere, in manicomio, in esilio, perché vogliono esprimersi, lavorare, decidere, e tutte pensano e dicono: cosa c’è da spiegare, dovrebbe essere molto chiaro. Lo è, è chiarissimo. Chissà perché incessantemente rispunta la Domanda Immortale dell’Eterno Idiota Sordo: ma cosa vogliono le donne?

(*) Questo post di Maria G. Di Rienzo (già apparso in blog) è ripreso dal suo bellissimo blog lunanuvola.wordpress.com.

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sull’8 luglio avevo, fra l’altro, queste ipotesi
: 1861: strage a Montefalcione; 1922: inizia la battaglia di Novara con le sinistre divise contro l’assalto fascista; 1929: nasce Eula Bingham: 1935: nasce Mercedes Sosa; 1943: in Sicilia scatta l’«operazione Husky»; 1953: muore Annie Kenney; 1955: manifesto Einstein-Russell; 1968: botte «da orbi» ai terremotati del Belice che protestano a Palermo; 2004: la Corte internazionale di giustizia decreta che il muro di separazione fra Israele e Territori Palestinesi è illegale; 2011: nasce il Sud Sudan... E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

 

Redazione
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