Scor-data: 9 novembre 1914
Nasce Basil Davidson
una breve nota di d. b. per invitare a leggere i suoi libri (*)
«Al passato non si torna. Ma il passato serba grande saggezza. E per quanto debolmente trasmesso dal filo della storia, questo è un valore che risiede nel cuore di ogni civiltà». E’ la frase con cui Basil Davidson chiude la sua introduzione (del 1997) all’edizione tascabile Einaudi del suo «La civiltà africana» (del 1969), un libro fondamentale per liberarsi dall’eurocentrismo ignorante che alimenta il razzismo di tanti europei che si credono conoscitori di storia. Davidson dedicò la ristampa di questo suo libro ad Amilcar Cabral, leader rivoluzionario della Guinea Bissau contro il colonialismo portoghese (e il Sudafrica dell’apartheid che li sosteneva) che venne assassinato nel 1973, poco prima dell’indipendenza.
Fu uno storico Davidson ma capace di reportages e soprattutto di opere divulgative, scritte con passione: «mi misi a viaggiare su e giù per il continente, percorrendo sentieri non battuti, facendo domande e raccogliendo tutta la saggezza che potei trovare».
Sarà pure una «enciclopedia libera» Wikipedia, ma su molti temi – in modo particolare sull’Africa (sulle Afriche per dir meglio) – è strapiena di buchi. In italiano su Basil Davidson trovate solo questo.
«Basil Davidson (Bristol, 9 novembre 1914 – 9 luglio 2010) è stato uno storico britannico. Viene annoverato fra i massimi esperti mondiali di storia dell’Africa, e ha contribuito in modo determinante all’evoluzione della storiografia africana moderna, denunciando l’influenza dei pregiudizi coloniali nella rappresentazione europea dell’Africa antica e rifondando lo studio della materia su basi strettamente archeologiche e documentarie. Le sue opere sono utilizzate come testi di riferimento in numerose università nel Regno Unito e in altri Paesi. Ha scritto numerosi libri anche divulgativi e prodotto una celebre serie di documentari dal titolo “Africa”».
A conferma di questo ritorno all’eurocentrismo più miope, pochissimo trovate di lui e su di lui in rete. A chi non lo conosce dunque restano (e non è poco) i suoi libri tradotti in italiano (una dozzina) in particolare «La civiltà africana» e «Madre nera» sul secolare commercio degli schiavi che ha dissanguato gran parte delle Afriche.
(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 9 novembre avevo, fra l’altro, queste ipotesi: 1799: colpo di stato Napoleone; 1918: Apollinaire muore di «spagnola»; 1926: muore Larisa Michailova; 1934: nace Carl Sagan (già in blog); 1938: notte dei Cristalli (già in blog); 1965: famoso black out; 1989: crolla un certo muro, molti altri nasceranno; 1993: distrutto il ponte Mostar (in blog l’anno scorso); 2007: muore Giglia Tedesco. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)