Scor-data: ancora sul 10 novembre 1869

Nasce Gaetano Bresci

Una vicenda che Antonio Fantozzi racconta… come un film – di Jodorowsky? – da fare (*)

 

CIAK, SI GIRA!

Nel Locale Manicomio Cittadino di Altrove Tu Sai Dove, il famoso regista Alessandro Jodorowsky parla al Nulla.

Allora, ciurma malefica e liquame di sentina, domani cominceremo le riprese di questo nuovo film a episodi che s’intitola SMEMORANDA. Ora chiarirò la storia una volta per tutte, poi assegnerò le parti. Poi, ho detto, oleosa schiuma del mare che non siete altro. Allora… Non abbiamo neanche fatto in tempo a fare l’unità d’Italia che subito ci siamo dati alle guerre coloniali da grande impero. Eritrea, Etiopia e Somalia, tanto per cominciare. E poi il resto, fino all’Afghanistan, e non è ancora finita. Prima con Depretis capo del governo, e continuando poi con Crispi, che si è dovuto dimettere, poveretto, quando il Menelik ce le ha suonate di santa ragione ad Adua nel 1896. Una disfatta, e per un mucchio di sassi e sabbia. Dio, quante ne abbiamo prese! Una caterva. Questa è una di quelle cinquanta parole che gli scrittori non usano più, c’era scritto sul giornale, giuro che è vero. Hanno anche indetto un concorso scolastico nazionale per sollevare questo problema su un argomento cruciale, invitando gli studenti a scrivere racconti in cui utilizzarle, con tanto di vincitore e premio finale, altro che le legnate che si sono presi i duecento operai della ThyssenKrupp di Terni a Roma il 29 ottobre scorso. Che bailamme! Un’altra delle parole nell’elenco. Dopo trent’anni e passa di concertazione e di accordi sottobanco con i sindacati, ecco che il Padrone getta la maschera, mostra la faccia e manda la forza pubblica a stangare i lavoratori e tutto d’un colpo la classe operaia riacquista la memoria. Lo dicono anche i dottori che delle volte una bella botta fa sparire l’amnesia. Eh sì, una bella legnata è una severa maestra. E il ministro dell’Interno, l’Angelino Alfano, canta le lodi di entrambe le forze in campo, quelle dell’ordine e quelle del lavoro, al che tutti applaudono. E’ il miracolo italiano. Ma sto divagando e noi abbiamo un film da girare. Dio quante ne abbiamo prese! Una caterva. Ecco, eravamo arrivati qui. Erano anche gli anni in cui fu regolata la questione romana, nel 1871, con la legge delle Guarentigie. Una disgrazia! Assicurava al papa l’inviolabilità, le prerogative sovrane e una cospicua dotazione annua, e riconosceva l’extraterritorialità dei palazzi pontifici, Vaticano, Laterano e Castel Gandolfo. Il papa Pio IX ridacchiò fra sé e sé fregandosi le mani, e pareva quel Giulio Andreotti che il potere logora chi non ce l’ha. Il resto lo fece il Duce nel 1929 con un altro Pio, questa volta XI, ma questa è un’altra storia e si chiama Concordato. C’è scritto sull’enciclopedia. Ma ritorniamo a bomba. Anni di passaggio, fra un secolo e l’altro, tumultuosi anche, e per certuni paurosi, perché uno spettro si aggirava per l’Europa e infiammava gli animi della povera gente con una nuova speranza, che i poveretti non avessero da perdere che le loro catene e tutto un mondo da guadagnare. E quello spettro era il Comunismo con tutto quello che gli girava intorno. E allora durissima arrivò la repressione. A Milano i tumulti per il rincaro del prezzo del pane furono repressi nel sangue dal Fiorenzo Bava-Beccaris. Che nome profumato e dolce! Mettete dei fiori nei vostri cannoni, cantavano I Giganti. E lui sparò sulla folla con i cannoni caricati a mitraglia e fece una strage, un giorno di maggio del 1898. E il Re lo nominò senatore. Già, il Re, Umberto I, dal 1878. Quelli furono anni di repressioni brutali, e se ne parlò anche oltremare, negli Stati Uniti d’America anche. E allora un toscano della provincia di Firenze là emigrato tornò al paese deciso a compiere l’impresa come un cavaliere in un film di Pupi Avati. Il Re era a Monza, il 29 luglio del 1900, per la cerimonia di chiusura di un concorso ginnico, e lì morì per mano di questo giovane tornato apposta per giustiziarlo, riuscendo là dove il Giovanni Passanante aveva fallito anni prima. Fu condannato all’ergastolo e fu trovato morto nel carcere di Porto Santo Stefano il 22 maggio 1901. Le circostanze della sua morte non furono mai chiarite. Come se fosse la prima volta, o l’ultima! Non aveva nemmeno 32 anni. Era nato nel 1869, il 10 novembre, oggi. Si chiamava Gaetano Bresci ed era anarchico. Ah, gli anarchici! Allora, vediamo un po’ di assegnare le parti. Chi vuol fare il Bava-Beccaris? Tutti?! Siete davvero senz’anima. Andiamo a letto che è meglio, e poi domani… Ciak, si gira!

(*)  Colgo l’occasione per segnalare che esiste, intorno a questo regicidio o se preferite tirannicidio, un interessante testo «HO UCCISO UN PRINCIPIO», scritto e interpretato (con l’aiuto di marionette) da Davide Dal Pra sulle musiche di Andrea Laino. Ne trovate notizia qui: www.davidedalpra.com/ … Ma se Davide Dal Pra vuole presentarlo in blog … evviva-evviva.

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (
db)

 

Redazione
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