Scor-data (dei non matematici?): ogni 14 marzo

Festeggiare un numero: pi greco e la natura delle cose

di Andrea Mameli (*)   

«Il numero pi greco, correttamente interpretato, contiene l’intera storia dell’umanità» (Martin Gardner)


Il 14 marzo 1988 il fisico Larry Shaw organizzò una festa a San Francisco. Per fare le cose in grande scelse l’Exploratorium: il grande centro della scienza fondato nel 1969 da Frank Oppenheimer (fratello di Robert, uno degli protagonisti del progetto Manhattan).
Cosa festeggiava Larry Shaw? Forse l’anniversario della nascita di Albert Einstein (14 marzo 1879)? No, la data era stata scelta per via dell’assonanza con Pi greco. Scrivendo il mese prima del giorno infatti per il 14 Marzo si ottiene 3.14
Shaw, noto come «principe del Pi greco» e come inventore dell’Astrojax, organizzò una marcia all’interno dell’Exploratorium e una scorpacciata di torte di mele opportunamente decorate.
Cosa si festeggia ricordando il rapporto tra una circonferenza e il suo diametro? Forse un valore che possiamo ritrovare in qualsiasi struttura circolare. Un numero nascosto in qualsiasi circonferenza dell’universo.

Generalmente si ricordano solo due cifre dopo la virgola e lo sforzo di memorizzarne altre è spesso vano, nonostante trucchi come l’improbabile filastrocca che segue: tre (3) imperfettibile (14) è (1) degno (5) archetipo (9) di (2) quella (6) serie (5) che (3) svela (5) – volgendo (8) circolare (9) – mirabil (7) relazione (9).
Enormemente più utile mi sembra la proposta di Annarita Ruberto – sperimentata con i suoi studenti «I ragazzi alla scoperta del Pi greco» – attraverso la misura di circonferenza e diametro di alcuni oggetti di uso comune. O la proposta della scuola media di Pantigliate: Bicicletta: misure, rapporti, proporzioni.
Questa ricerca del Pi greco dentro le cose, in fondo, non è l’essenza del metodo scientifico? Nella metodica che accompagna simili attività didattiche trova spazio l’osservazione del fenomeno, la ripetizione dell’esperimento, l’individuazione di un modello. Ecco perché quella torta che raffigura il Pi greco (e che lo contiene anche per la sua stessa forma) non mi sembra poi così strampalata: festeggiare un numero, così, ha senso.

(*) Ripreso dal blog Linguaggio Macchina che, per inciso, è stabilmente linkato su codesto blog.

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”. Talvolta il tema è più leggero che ogni tanto sorridere non fa male, anzi.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 14 marzo avevo, fra l’altro, ipotizzato: 1549: muore il santo «nero» Antonio di Cathegero; 1879: nasce Albert Einstein; 1891: linciati 11 italiani a New York; 1934: Toscanini non fa suonare «Giovinezza» al suo concerto; 1955: Giulia Occhini condannata a 3 mesi di carcere; 1972: Feltrinelli muore su un traliccio; 1973: l’invettiva di Breytenbach; 1978: Israele invade il Libano; 1980: Svezia, maternità pagata dallo Stato;1985: l’Italia ratifica Cedaw; 1990: si suicida Bruno Bettelheim; 2000: ucciso Ion Cazacu (è una storia già racconta in blog); 2005: un milione di libanesi in piazza contro la Siria; 2007: corte tedesca dà a un sardo «attenuanti etniche» per aver seviziato l’ex fidanzata; 2009: Evo Morales espropria i latifondisti; 2011: Veltroni dice che finito il mandato andrà “volontario” in Africa (per fortuna dell’Africa e per disgrazia dell’Italia non ha mantenuto la promessa); 2011: Gelmini dichiara «ci sono più bidelli che carabinieri ma abbiamo le scuole sporche»... e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.

Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info .

Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

 

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