Scor-data: fra il 9 e il 10 maggio 2009

Sri Lanka: 100 motivi per non morire

da «Il dono della diversità» di Alessandro Ghebreigziabiher (*)  

L’11 maggio 2009 un portavoce Onu ha riferito all’agenzia Ansa che in Sri Lanka duemila civili sono stati assassinati dall’esercito, nell’ambito della repressione dei ribelli Tamil: 100 erano bambini. Alessandro Ghebreigziabiher ha immaginato che ognuna/o di loro potesse spiegare il motivo per il quale avrebbe voluto vivere.

 

1. Perché non voglio morire.

2. Perché nonostante sia irrimediabilmente povero, sono contento di essere nato.

3. Perché quando rido mia madre sembra meno triste.

4. Perché domani è il mio compleanno.

5. Perché lo è stato ieri e non ho festeggiato, ma papà mi ha promesso che l’anno prossimo sarà diverso.

6. Perché so fare le smorfie meglio di tutti i miei fratelli.

7. Perché credo che un giorno potrò correre più veloce di Bolt.

8. Perché stanotte ho fatto un bel sogno e vorrei farlo ancora quella seguente.

9. Perché non ho ancora imparato a parlare, ma quando accadrà avrò un sacco di cose da dire.

10. Perché non ho mai visto il mare e mi hanno detto che è bellissimo.

11. Perché da grande sarò forte come Cristiano Ronaldo

12. Perché se Obama è diventato presidente negli Stati Uniti, ho qualche possibilità anch’io qui.

13. Perché se devo morire, voglio che accada per una ragione più importante.

14. Perché non ho mai dato un vero bacio a qualcuno.

15. Perché prima di morire voglio fare sesso almeno una volta.

16. Perché quando ho freddo vado a dormire in mezzo ai miei genitori ed è stupendo.

17. Perché finora ho bevuto solo latte e vorrei tanto sapere che sapore ha il vino.

18. Perché ieri mi sono storto la caviglia e oggi non ho potuto giocare la partita.

19. Perché senza di me come farà mio padre a tener vivo il suo cognome?

20. Perché il nonno mi ha detto che assomiglio a lui.

21. Perché un giorno farò un bel regalo alla maestra.

22. Perché un giorno me ne ha fatto uno meraviglioso lei.

23. Perché non ho ancora imparato a nuotare.

24. Perché so contare solo fino a dieci e mi manca da morire l’undici, il dodici, il tredici…

25. Perché sono bravo a colorare gli alberi.

26. Perché ho finalmente capito cos’è la luna.

27. Perché ieri papà e mamma hanno fatto pace.

28. Perché mio zio è simpatico.

29. Perché quando mi sveglio al mattino ho fame ma riesco comunque a sorridere.

30. Perché so che il mondo è grande.

31. Perché domani sarò più alto di oggi.

32. Perché ci vedo benissimo.

33. Perché ho giurato che non ammazzerò più le formiche.

34. Perché mamma ha solo me.

35. Perché ho paura che non ci sia il paradiso.

36. Perché so che c’è, ma mi piacerebbe stare qui un altro po’.

37. Perché ho imparato a strizzare l’occhio.

38. Perché la mia compagna di banco mi ha dato un bacio sulla guancia.

39. Perché un giorno sarò io a darlo a lei.

40. Perché non so cosa diventerò da grande, ma sicuramente sarò ricco e felice.

41. Perché ho fatto una buca e mi sono dimenticato di ricoprirla.

42. Perché devo chiedere scusa a mio fratello di averlo colpito.

43. Perché mio padre ha detto che ha una sorpresa per me.

44. Perché quando chiudo gli occhi vedo solo meraviglie.

45. Perché mi piace ascoltare le storie.

46. Perché sono bella.

47. Perché voglio ballare tutta la vita.

48. Perché ieri non abbiamo cenato ma oggi sì.

49. Perché mi è caduto il primo dente.

50. Perché la febbre mi è passata.

51. Perché nonna mi ha detto che nell’oceano ci sono le balene.

52. Perché io sono Batman ma non lo dite a nessuno.

53. Perché io sono più forte di Batman e anche questo non lo dite.

54. Perché la mia pelle è ancora liscia e tenera come i petali di un fiore.

55. Perché non ho più paura del buio.

56. Perché amo gli animali.

57. Perché li amo tutti, tranne le zanzare.

58. Perché ho la tosse ma guarirò presto.

59. Perché ho tirato la palla più lontano di mio fratello maggiore.

60. Perché ho una bella voce, lo ha detto anche mia cugina che se ne intende.

61. Perché faccio le bolle con la saliva.

62. Perché non mi metterò più le dita nel naso, lo prometto.

63. Perché ieri ho detto una parolaccia ma mi è scappata.

64. Perché sono salito sull’albero e mio fratello diceva che non ci sarei riuscito.

65. Perché faccio i dispetti ma solo quando ho dormito male.

66. Perché piango spesso ma è perché non so dire altro.

67. Perché mi lavo i denti tutte le sere, anche quando non c’è il dentifricio.

68. Perché sabato andrò al cinema.

69. Perché ho fatto otto palleggi.

70. Perché un giorno sarò una scrittrice.

71. Perché io invece sarò un dottore.

72. Perché io allora sarò un avvocato.

73. Perché io sarò solo bella come mia madre.

74. Perché io assomiglio a mio padre che bello non è, ma è onesto.

75. Perché mi hanno detto che dribblo come Ronaldinho.

76. Perché devo portare il mio cane a fare la pipì.

77. Perché quando mi guardo allo specchio mi viene sempre da sorridere.

78. Perché mi piace ascoltare la musica.

79. Perché non ricordo mai come si chiama quella città ma un giorno ci andrò.

80. Perché l’acqua del fiume oggi era fredda e non abbiamo potuto fare il bagno.

81. Perché mio fratello è morto e i miei non vogliono perdere anche me.

82. Perché quando gioco con mia sorella non litighiamo quasi mai.

83. Perché non ho ancora i muscoli come papà ma mi sto allenando.

84. Perché ieri mi sono pettinata come mia madre e lei ha pianto di gioia.

85. Perché io ho riso e lei ha smesso ancora più contenta di prima.

86. Perché un giorno avrò la barba come papà.

87. Perché mio nonno è vecchio e ha bisogno di me.

88. Perché un giorno tornerò a scuola, quando la ricostruiranno.

89. Perché ho scritto il mio nome con i chicchi di riso.

90. Perché mia sorella se li è mangiati ma io non mi sono arrabbiata.

91. Perché qualche volta sono triste, ma passa subito.

92. Perché ho fatto poche cose e me le ricordo tutte.

93. Perché non mi piace il tè ma lo bevo lo stesso e mia madre è contenta.

94. Perché mi piace il gelato, anche solo un gusto.

95. Perché ho solo otto anni.

96. Perché ne ho anche meno.

97. Perché non so quanti anni ho, ma non sono tanti.

98. Perché mi sento vivo.

99. Perché sono viva.

100. Perché ho tutta la vita davanti…

(*) Potete leggerlo nell’antologia «Il dono della diversità», uscito da Tempesta editore (http://www.tempestaeditore.it); in blog ne ho parlato il 21 gennaio. Dalle note di presentazione del libro: «Il testo consiste in un’antologia di racconti ispirati da reali fatti di cronaca, attraverso un arco di tempo di quattro anni, dalla fine del 2008 all’estate del 2012. L’obiettivo delle storie non è solo quello di dare sfogo ad una mera reazione alla notizia, come si potrebbe fare in un diario, bensì provare a narrarla da un altro punto di vista, per offrire altri spunti per comprenderla. In particolare, i fatti interessati riguardano il mondo dell’intercultura e dell’immigrazione nostrani, da cui il titolo il dono della diversità, ovvero lo stimolo ad interpretarli non solo come problemi ma anche occasioni di arricchimento, grazie soprattutto alla loro varietà».

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio sul 9 maggio c’erano queste ipotesi: 1244: Innocenzo IV chiede al re di Francia di distruggere tutte le copie del Talmud; 1603: processo a Jean Grenier, il più famoso licantropo francese; 1904: muore Stanley (un tipaccio in verità); 1907: inizia il processo a Big Bill Haywood; 1945: i sovietici liberano Terezin; 1960: la pillola anticoncezionale; 1965: muore Ernesto De Martino; 1973: finisce l’occupazione di Wounded Knee; 1985: il Vaticano impone a Leonardo Boff un anno di silenzio; 1993: dopo 182 anni di brogli elezioni libere in Paraguay. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi, magari solo una citazione, un disegno o una foto. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

 

Redazione
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