Scor-date: 30 ottobre 1938

Orson Welles alla radio interpreta “La guerra dei mondi”

di Francesco Masala (*)

Già c’era un destino speciale, nel cognome, Herbert George Wells aveva scritto “The war of worlds” e Orson Welles (con la e) lo fa conoscere a tutti.

A 23 anni Orson Welles (un genio) diresse un adattamento del libro di HG Wells, su un invasione di marziani, e la trasmissione rese l’invasione così verosimile che un milione di persone fu presa dal terrore dell’invasione aliena.

Alle ore 20 del 30 di ottobre del 1938, la trasmissione cominciava con lo speaker che presentava, in diretta dalla Meridian Room dell’Hotel Park Plaza di New York, l’inizio del programma musicale di Ramon Raquello e della sua orchestra. A un certo punto, la musica veniva interrotta da un’edizione speciale del giornale radio che comunicava la notizia di alcune esplosioni su Marte, e a seguire interventi sempre più concitati di inviati che raccontavano quello che vedevano, e che gli ascoltatori, a casa, potevano, sempre più spaventati, immaginare.

La potenza della radio era evidente, molti lo capiranno, per fortuna o purtroppo (penso ai regimi totalitari e alla Radio Televisione Libera delle Mille Colline, del Ruanda).

Per approfondimenti sulla trasmissione del 30 ottobre 1938 (http://www.operaincerta.it/archivio/089/articoli/gurrieri_1.html e http://www.instoria.it/home/guerra_mondi.htm e

http://www.radiospeaker.it/blog/radiodramma-guerra-mondi-orson-welles-631.html)

l’audio completo in inglese (http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=W6YNHq1qc44)

testo completo in inglese (http://www.sacred-texts.com/ufo/mars/wow.htm)

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. Nel mio (babelico) archivio avevo appunti anche su: 1198: Innocenzo III, «Sicut Universitatis Conditor»; 1812: «sa congiura de Palabanda»; 1911: Augusto Masetti spara a un ufficiale; 1968: in Giappone il Pcb intossica; 1973: per Nixon scatta l’ «impeachment»; 1974: in Zaire vince Mohamed Alì; 1986: muore Abel Meerepol alias Lewis Allan; 2007: muore Giovanna Reggiani; 2009: muore Levi-Strauss.E choissà, a ben cercare, quante altre scor.date interessanti si troverebbero.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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